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Prete abusa minorenni: soldi e passeggiate nel bosco per adescarli, condannato

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abusi su minori da parte di un sacerdote, condannato a otto anni

Avrebbe dovuto proteggerli, accompagnarli nel proprio percorso di crescita, invece abusava di loro. Passeggiate nel bosco, inviti a casa per cucinare insieme dei dolci ed ancora, denaro in contante regalato ai bambini. Erano queste le modalità attraverso le quali un religioso colombiano adescava i minorenni. 

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Gli abusi del sacerdote e la condanna 

Siamo a Carpineto romano e il metodo del religioso tra il settembre ed il novembre di due anni fa lo aveva portato ad intrattenere rapporti illegali con un paio di bambini di età inferiore ai 14 anni, rapporti poi sfociati in violenza sessuale su minori. Ora, il sacerdote colombiano è stato condannato ad otto anni di reclusione con un’interdizione perpetua dai pubblici uffici, nonché da qualsiasi ruolo attinente la tutela, la curatela e l’amministrazione di sostegno ed ancora, da qualunque incarico nelle scuole, così come da ogni attività in istituzioni pubbliche e private frequentate in prevalenza da minori. 

Il soldi dati ai bambini 

Il sacerdote colombiano era residente a Carpineto romano da qualche anno e pochi giorni prima della Pasqua dello scorso anno era stato arrestato, su ordine del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Velletri, dai carabinieri del comando locale. Le indagini hanno avuto inizio dalle denunce presentate dai genitori i quali si sono insospettiti quando hanno trovato i soldi. Centodieci euro che una delle vittime aveva raccontato di aver ricevuto dal religioso in varie occasioni. L’uomo era solito mettere nelle tasche dei bambini i soldi, qualora quest’ultimi si rifiutassero di prenderli direttamente. Dalle indagini è poi emerso che quei doni erano tutt’altro che disinteressati, anzi legati al rapporto malsano che il religioso intesseva con i bambini. Se infatti a quest’ultimi veniva impedito di vederlo o comunque di troncare i contatti era lo stesso religioso che li cercava. 

Le confessioni e le foto delle vittime

Poi le confessione delle vittime che ha portato a galla le passeggiate nel bosco, le allusioni sessuali, il tentativo dell’uomo di toccare le parti intime, così come i doni in denaro, da tenere rigorosamente segreti. Dalle indagini è poi risultato che il sacerdote aveva nel proprio telefono materiale pornografico ed anche foto delle vittime. Ora, l’uomo è stato condannato ad otto anni di reclusione ed al pagamento di una provvisionale da 40mila euro che vale anche a titolo di risarcimento danni non patrimoniali, oltre al pagamento delle spese legali delle parti civili e quelle processuali e di custodia. 

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