E mentre la Regione Lazio, come sempre, ha deciso di giocare d’anticipo e di introdurre l’obbligo di mascherina all’aperto (aldilà della fascia di colore in cui si trova) per oltre un mese, il Governo sta continuando a vagliare tutte le ipotesi sul tavolo per trascorrere le festività in sicurezza, scongiurando il pericolo di assembramenti e nuovi casi. Nuovi casi che l’Italia non si può ‘permettere’ perché i positivi negli ultimi giorni sono in aumento e la variante Omicron continua a circolare: solo ieri, stando al bollettino nazionale, si sono registrati oltre 16.000 contagi e 137 morti con un incremento di 21 terapie intensive e 375 ricoveri (tasso di positività al 4,8%).
Lockdown in Italia a Natale e Capodanno? Le ipotesi
Il 23 dicembre il Governo si riunirà con gli enti locali e solo quel giorno gli italiani sapranno come ‘gestire’ le feste. Tra le ipotesi, che sembrano sempre più concrete, l’obbligo della mascherina all’aperto (misura già presente in molti territori) e il tampone (oltre il Green Pass) per accedere ai luoghi chiusi e affollati, come le discoteche. Ma non solo. Stando a un’indiscrezione riportata dal quotidiano La Stampa, Draghi e tutta la sua squadra starebbero pensando di seguire il modello austriaco e di istituire un lockdown ristretto, rivolto ai non vaccinati. In Austria, infatti, dal 24 al 26 dicembre e per la notte del 31 i non immunizzati potranno lasciare casa “solo per visitare una persona casa”. Niente feste e brindisi.
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Ma resta da capire se anche l’Italia deciderà di prendere come esempio questo modello e istituire così un lockdown solo nelle ore di punta: dalle 19 alle 24 la notte della vigilia, dalle 12 alle 16 il 25 dicembre e durante la notte di San Silvestro.
Lockdown duro dopo Natale? Le parole di Pregliasco
E se in Austria si parla di lockdown ristretto, per Pregliasco, virologo italiano, la misura potrebbe essere molto più severa e dura dopo le festività. “E’ possibile immaginare la necessità di un lockdown serio, esteso a tutti, in funzione di un futuro ancora da stabilire. Dobbiamo prevederlo nel menù di quello che ci aspetta nelle prossime festività dopo Natale”- ha spiegato all’Adnkronos Salute.
“Oggi un lockdown duro e puro, pesante, sarebbe efficace perché è ovvio che in questo momento ogni contatto interumano continua a essere a rischio, ancorché le persone siano vaccinate. Se i contagi dovessero impennarsi, non può essere esclusa dall’elenco delle contromisure da mettere in campo: vediamolo come extrema ratio“, ha concluso.