Aveva appena salutato i suoi cari, aveva portato loro sulla tomba i fiori come faceva spesso. E come, purtroppo, ora non può più fare perché lui, Giuseppe Dorbolò, 74 anni, giovedì mattina, intorno alle 10, è stato investito, falciato da un’auto condotta da un 80enne. Subito la corsa in ospedale, poi la tragica notizia a distanza di ore: nel pomeriggio i medici hanno dovuto dichiarare il decesso, troppo gravi le ferite riportate in quel terribile impatto.
Chi è l’uomo investito e ucciso su via Tiburtina
La vittima, come riporta Il Messaggero, è Giuseppe Dorbolò, 74 anni ed ex giurista della Presidenza del Consiglio. Una vita importante, fatta di tanti riconoscimenti: nel 1992, infatti, gli era stata conferita l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale, secondo l’ Ordine al Merito della Repubblica Italiana, poi fino alla pensione era stato impegnato come giurista presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La dinamica dell’investimento mortale
Giuseppe Dorbolò è stato investito giovedì mattina, intorno alle 10, in via Tiburtina, all’altezza di Piazzale del Verano. Era da poco uscito da quel cimitero, lì dove aveva portato i fiori ai suoi cari. Lì dove, invece, è stato falciato da un’auto, una Hyundai i20 condotta da un 80enne, che procedeva in direzione Portonaccio e che, dopo il terribile impatto, si è subito fermato a prestare i soccorsi. La corsa disperata in ospedale, al Policlinico Umberto I, poi il decesso e le speranze dei familiari cadute nel buio.
Si indaga per omicidio stradale
Ora spetterà agli agenti del II Gruppo Sapienza fare chiarezza e capire se la vittima si trovasse o meno sulle strisce pedonali quando è stato investito e ucciso. Intanto, come da prassi, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, mentre i familiari ancora non riescono a crederci che Giuseppe non ci sia più. Lui che era uscito da quella casa di viale Ippocrate, che aveva pensato bene di portare i fiori sulla tomba dei suoi genitori. Lui che quella mattina è stato investito e ucciso.
La redazione si stringe al dolore della famiglia