Le truffe stradali sono sempre più creative e l’ultima arriva stavolta da Aprilia. Un conducente nelle ultime ore è stato fermato sulla via Pontina da un Carabiniere. Il Militare gli chiesto di fermare l’auto per un’infrazione al codice della strada, accusandolo di guida spericolata. Fin qui tutto lascerebbe presagire a un normale controllo: peccato che dietro l’uniforme si celasse invece un truffatore.
Una messinscena in piena regola che ha coinvolto recentemente un autista e il malvivente che, a bordo di una Ford Focus, si è spacciato per un appartenente dell’Arma. Il presunto Militare ha fermato il conducente con una scusa, rimproverandolo di parlare al telefono mentre era alla guida, per poi chiedergli di saldare istantaneamente la multa. Le cose però non sono andate come previsto.
Il lapsus sul “Commissariato”
Il finto carabiniere ha così chiesto alla vittima di saldare la multa, di 120 euro, lì sul posto. A quel punto però l’autista si è accorto che qualcosa non tornava: per fugare ogni dubbio ha chiesto allora il verbale, con tanto di firma, per accertarne l’autorevolezza. Viste le resistenze del guidatore, allora, il truffatore ha intimato all’uomo di seguirlo in Commissariato, anziché in Caserma. Un lapsus che, di fatto, ha confermato i sospetti dell’automobilista.
E il finto Militare, capendo ormai di non riuscire nell’intento, non ha proseguito oltre la recita fuggendo via. L’autista invece, che fortunatamente non si è fatto ingannare, ha deciso di sporgere poi denuncia presso i carabinieri (quelli veri), che ora stanno indagando sui fatti, cercando di risalire all’autore di questa particolare truffa.
Continuano le truffe agli anziani
Ma questa è solo una delle tante truffe ai danni di poveri malcapitati, in primis anziani e soggetti fragili. Solo pochi giorni fa un caso simile si è verificato a Tor Pignattara. Un uomo estorceva denaro a persone anziane, fingendosi un rappresentante delle Forze dell’ordine. Un “giochetto” che avrebbe adottato in quattro occasioni per finire, poi, in manette con l’accusa di estorsione aggravata. Sono stati i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Pignattara, su delega della Procura della Repubblica di Roma, a dare esecuzione all’ordinanza che ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, nei confronti dell’autore, un 28enne, di Napoli.
Le truffe più tradizionali riguardano invece finti operatori, del Comune e di altre aziende. Succede a Monterotondo di doversi guardare anche dall’ovvio: l’ultima frontiera del raggiro prevede l’uso di un finto dipendente comunale che bussa alla porta dei malcapitati dicendo di voler recapitare un regalo da parte dell’Amministrazione per poi chiedere successivamente una donazione in denaro. Una coppia di anziani coniugi, poche settimane fa, è stata poi derubata della bellezza di un milione di euro da un finto impiegato delle poste.