Il ponte, chiuso per lavori per 15 mesi, avrebbe dovuto riaprire a settembre 2024.
Bisognerà ancora attendere perché il Ponte di Ferro torni a essere transitabile. La buona notizia, però, è che entro fine 2024 i cittadini di Roma potranno di nuovo utilizzarlo. “È un lavoro ingegneristico molto ambizioso che non vediamo l’ora di portare a termini nei tempi stabiliti quindi entro dicembre di quest’anno”. Lo ha detto in giornata il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in un post su X in cui mostra assessori e tecnici insieme a lui riuniti attorno a un tavolo a discutere sullo stato dei lavori sul Ponte di ferro.
“Anas ci ha illustrato nel dettaglio le lavorazioni” – dice il sindaco – “i sottoservizi sono stati spostati, è stata smontata la vecchia passerella e sono state portate a termine le prove su interno ed esterno delle pile. Nelle prossime settimane sarà attuata l’attività di ‘jet grouting’ necessaria per il consolidamento delle fondazioni” – spiega Gualtieri – “È un’operazione fondamentale per consentire al futuro ponte di sostenere un peso di 26 tonnellate rispetto alle 3,5 attuali e quindi consentire anche il transito degli autobus e al termine di queste operazioni si procederà con lo smontaggio del ponte e a quel punto saremo pronti a varare le travi e l’impalcato che sarà dotato anche di una passerella pedonabile e una ciclabile”, conclude.
Ponte di Ferro: slitta di altri tre mesi la riapertura
Il Ponte di Ferro è sottoposto a chiusura dallo scorso 24 luglio a causa dello spaventoso incendio avvenuto agli inizi di ottobre 2021, quando gran parte della struttura venne danneggiata irrimediabilmente. In tale vicenda si presume che il fuoco fosse partito da una baraccopoli presente sotto la struttura, che da quella postazione fece poi attecchire le fiamme alla costruzione e mettere in piedi un pirotecnico rogo. I lavori, della durata di 15 mesi, hanno portato a non pochi disagi per la viabilità, con l’annuncio della sua riapertura a settembre 2024. Finanziato con circa 8 milioni di euro di fondi giubilari, di fatto in questo modo, ci sarebbe un ulteriore slittamento sul piano lavori, con altri tre mesi necessari per renderlo di nuovo agibile rispetto a quanto dichiarato lo scorso anno.
Alla fine dei lavori, seguiti da Anas in convenzione con il Comune di Roma, l’opera sarà completamente messa a norma, anche antisismica, transitabile da autobus, veicoli e dotato di una passerella protetta per il passaggio a piedi.