Per Adriano Zuccalà non vi è certezza che l’Eco-X non stia inquinando la falda acquifera nel sottosuolo.
Non c’è sicurezza che non stia inquinando
Durante un incontro a Torvaianica, è arrivata una domanda anonima dal pubblico. Il cittadino si chiedeva se ci fosse la certezza che i rifiuti abbandonati nel piazzale della Eco X non stessero inquinando la falda acquifera. La risposta di Zuccalà è stata definita spiazzante, ma di certo non per noi che seguiamo la vicenda da mesi: “Non ne siamo sicuri“, ha detto il candidato grillino. Il problema sarebbe l’impermeabilizzazione del terreno e la messa in sicurezza del sito, il cui buon esito non è ancora verificabile. Proprio di fronte al rudere della Eco-X poche settimane fa si sono incontrati i candidati Sindaco, per dare risposte ai cittadini riuniti in protesta.
Dal giorno dell’incidente, infatti, poco e nulla è stato fatto per minimizzare i rischi di danni ambientali permanenti, che potrebbero influire pesantemente sulla salute dei cittadini. Sul piazzale dello stabilimento rimangono ancora 8.500 tonnellate di rifiuti carbonizzati. La situazione è nota da tempo: già a marzo il prof. Luca Andreassi dell’Università Tor Vergata, e Consigliere Comunale di Albano Laziale, aveva acceso i riflettori sul problema. Ecco perché, a nostro avviso, le parole di Zuccalà ci appaiano quantomeno fuori tempo massimo.
Servono risposte chiare
Secondo Luca Andreassi, la natura dei rifiuti non era chiara e c’era il serio rischio di inquinamento delle falde acquifere. Per questo motivo, nonostante fosse la Eco X a dover intervenire in prima battuta per la messa in sicurezza dei luoghi, il professore invitava il Comune ad agire in danno.
Alla diffida del Sindaco nel dicembre 2017 – c’era ancora Fabio Fucci – la Eco X non aveva risposto, facendo partire in effetti il piano B, cioè l’intervento in danno del Comune. Il problema è l’assenza di soldi in cassa: per l’intervento completo servono 5 milioni di euro, se ne possano trovare al massimo 750 mila, che equivalgono all’escussione della polizza fidejussoria dalla Regione. Ora le preoccupazioni vengono confermate anche da Adriano Zuccalà, che ha fatto parte della maggioranza a 5 Stelle nella consiliatura da poco scioltasi, e che ha ricoperto la carica di Presidente del Consiglio Comunale.
Viene da chiedersi perché questi dubbi escano fuori dopo oltre un anno dal disastro, e perché vengano da persone che hanno guidato la città nei delicati momenti successivi al disastro. Non si poteva essere sinceri con la popolazione fin da subito? E soprattutto, ora che i dubbi sono stati espressi, si può avere chiarezza su quali rischi hanno corso e corrono i cittadini, sugli effetti sulla loro salute e su cosa serve davvero per evitare danni ulteriori? A queste e altre domande ancora non c’è risposta. E i rifiuti continuano a stare lì.