Truffe per circa 50 mila euro solo negli ultimi mesi: dopo l’articolo da noi pubblicato in esclusiva il 24 agosto in cui parlavamo degli imbrogli perpetrati ai danni di cittadini di Pomezia e Ardea da parte di un’agenzia di viaggi di Pomezia centro, già protagonista in passato di analoghi episodi, sono stati almeno 15 le persone che hanno trovato il coraggio di recarsi nella caserma della Guardia di Finanza di Pomezia per denunciare quanto a loro accaduto.
E di storie strane ce ne sono state davvero tante: biglietti aerei pagati e non emessi, vacanze tutto compreso che in realtà non comprendevano nulla, persone arrivate al porto o in aeroporto che non sono potute partire perché non risultava alcuna prenotazione a loro nome o, ancora peggio, persone arrivate a destinazione che non hanno trovato la stanza d’albergo o hanno dovuto pagarla. Oppure chi ha dovuto fare ex novo, in aeroporto, biglietti per aerei e prenotazioni alberghiere.
L’ammontare – ovviamente momentaneo – delle truffe è di circa 50 mila euro: si tratta di somme che vanno dai 1.500 ai 3.000 euro a coppia o famiglia, per una quindicina di denuncianti.
Questa mattina all’alba il blitz della Guardia di Finanza, che ha deciso di vederci chiaro: i finanzieri sono andati nell’abitazione della donna, ad Ardea, nella frazione di Pian di Frasso, e ne sono usciti con la titolare dell’agenzia e un faldone di documenti.
Tutti insieme sono andati nella caserma di via Cavour. Poi i finanzieri si sono spostati, insieme al comandante, nella sede dell’agenzia di viaggi, dove stanno ponendo sotto sequestro i computer e i documenti cartacei, per cercare di trovare riscontro a tutte le denunce fatte da parte dei cittadini che si reputano truffati.
Da quanto risulterebbe dai nostri riscontri, la signora non sarebbe nuova a queste vicende: oltre alla truffa già accertata alla scolaresca, a suo carico ci sono diversi ricorsi in tribunale da parte di clienti e, almeno in un caso, la donna è stata riconosciuta colpevole.