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Pomezia, “Con il senno di poi”: convegno sulla lotta e sulla prevenzione dei tumori al seno al Liceo Pascal

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Lo scorso 8 marzo, tra le pagine virtuali del nostro sito, avevamo pubblicato, in occasione della Festa della Donna, un lungo articolo dedicato all’attività dell’Associazione “Le donne scelgono” che si batte per la prevenzione del cancro al seno. Conosciuta meglio la loro storia – a partire dalla sua nascita per volontà di Lalla Melini – e la loro attività, con tutte le difficoltà che hanno dovuto affrontare e superare, l’associazione ha fatto il suo ingresso ‘ufficiale’ a Pomezia.

Come già anticipato, all’interno di un incontro fissato per ieri 11 marzo 2016, il Liceo Blaise Pascal di Pomezia ha ospitato l’incontro dal tema “Con il senno di Poi, conoscere per prevenire”, incontro volto a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito ad un problema di cui la prevenzione è la miglior cura possibile, il cancro al senso. “Iniziamo il nostro percorso dal Liceo Scientifico Pascal – faceva sapere Anna Valente, ex docente della Pestalozzi e purtroppo ‘vittima’ in passato di questo terribile male – perché sentiamo l’obbligo di non lasciare sole le generazioni future, aiutandole a non aver paura di conoscere, perché conoscere è il primo passo per prevenire. Aspettiamo studenti, famiglie e chiunque lo desideri, perché sappiamo che è indispensabile divulgare la cultura della cura della propria persona, che passa attraverso la conoscenza di sé e quella dell’ambiente in cui viviamo a da cui traiamo nutrimento. Un grazie di cuore va alla Dirigente Scolastica Prof. Laura Virli e alla Prof. Antonella Antonini che si è fatta portavoce della nostra iniziativa e all’intero Collegio Docenti che ha votato la proposta, ma anche alle Associazioni di Donne operate che si sono unite a noi in quest’occasione: Andos, Pagaie Rosa e Fiocchetti Rosa che parleranno delle loro esperienze personali e della loro preziosa attività”.

I numeri: 12.500 le morti nel 2013, nelle donne un tumore maligno su tre riguarda il seno

L’incidenza del tumore al seno è molto elevata, la più alta di tutti i tipi di tumore: nelle donne infatti – fa sapere l’associazione – un tumore maligno su tre riguarda il seno (29%). Tale percentuale, purtroppo, continua ad aumentare un po’ ovunque, anche se ovviamente si registrano variazioni anche sensibili nei numeri a seconda dell’area geografica considerata. In Italia ad esempio, nel 2014, stime parlano di oltre 48mila donne colpite da tumore alla mammella; le più colpite risultano essere le donne sopra i 64 anni (40% dei casi), segue la fascia 50-63 (30%) e quella under 50 (20-30%).

Il Convegno: “Con il senno di poi, conoscere per prevenire”

L’evento è iniziato intorno alle 18.00. “Siamo qui perché volevamo un luogo adatto a veicolare il nostro messaggio e quale luogo migliore di un’Istituto Scolastico“, ha esordito la moderatrice dell’appuntamento la Prof.ssa Antonini (del Liceo Pascal), la quale ha poi passato la parola al Dott. Musolino (Oncologo). Il medico ha sottolineato l’importanza della cosiddetta ‘diagnosi precoce’, ovvero il mettere in atto tutta una serie di controlli per agire sulla malattia prima che diventi sistemica e quindi potenzialmente letale per il paziente. L’oncologo ha poi ribadito “la necessità di adottare una prassi medica troppo spesso sottovalutata, ovvero quella di realizzare lo screening mammografico e l’ecografia contestualmente, e non in sedi e tempistiche differenti (come invece spesso avviene), possibilmente dallo stesso medico che così può utilizzare la mammografia come strumento orientativo e ridurre al minimo ogni rischio.” Tali controlli – ha poi proseguito il Dott. Musolino prima di passare ad una disamina di tutte quelle nuove tecnologie (come ad esempio l’utilizzo del software CAD) atte a favorire un tempestivo riconoscimento delle masse tumorali – non devono essere ‘abbandonati’ poi in tarda età perché è proprio lì che si concentra la più alta incidenza del tumore”.

Il secondo ed ultimo intervento in programma è stato invece a cura del Dott. Leuzzi, senologo, che ha fatto per così dire un ‘passo indietro’ rispetto al collega andando cioè ad analizzare tutti quei fattori che favoriscono lo scatenarsi della malattia, fra i quali quello troppo spesso trascurato (e lo dicono i numeri), ovvero l’alimentazione (qui una tabella riassuntiva di tutti i fattori scatenanti) . “La prevenzione è fondamentale ma c’è tanta disinformazione e ci sono diversi miti da sfatare: si crede che ‘prevenzione’ sia sinonimo di ‘vado a fare la mammografia o l’ecografia’, semplificando all’estremo la questione (ma, alla fine, è proprio questo che succede), quando invece il problema è a monte. Non solo. Viviamo in un contesto, è bene sempre sottolinearlo, dove la lotta al tumore è solo “mediatica”: i numeri e i casi di tumore aumentano (L’OMS parla di un aumento dei di nuovi casi di cancro passando dai 12 milioni del 2008 ad oltre 22 milioni nel 2030 ndr), dunque di quale lotta stiamo parlando? Bisogna per questo entrare nell’ottica che la diagnosi precoce è giustissima ma che pur sempre di “limitare i danni” si tratta, mentre prevenire è ben altro significa…non ammalarsi!’ 

Ecco allora che si deve fare qualcosa in più: prima si viveva meno ma da sani, oggi si vive qualche anno in più ma da malati, una vera miniera d’oro per il business dei ‘malati’“. Leuzzi ha quindi proceduto ad una lunga e puntuale disamina su tutti i cibi dannosi per la nostra salute e di come essi siano largamente promossi da un’industria agroalimentare che punta solo al profitto . “Tornare alla dieta mediterranea (quella vera però)”, è allora il messaggio lanciato dal medico che “non è la scoperta dell’acqua calda ma l’unico modo per prevenire efficacemente il sorgere di malattie. “Il cibo industriale, quello da produzione intensiva, quello alterato, finto, ha l’unico scopo di ‘durare’, ovvero resistere il più a lungo possibile al detoriamento rinunciando ad aspetti fondamentali quali soprattutto l’apporto nutrizionale. Possiamo dunque barattare la nostra salute in nome del risparmio? E’ meglio spendere un po’ di più risparmiando in salute poi, dato che la maggior parte dei tumori è legata, o comunque riconducibile, a quello che noi mangiamo.” Il Dott. Leuzzi ha quindi sottolineato l’importanza di controllare sempre le etichette – “se un prodotto ha più di 6-7 ingredienti cosa ci stiamo mettendo in casa?” – prestare attenzione ai metodi di conservazione degli alimenti, come ad esempio l’uso di nitriti e nitrati negli insaccati che risultano altamente nocivi per il nostro organismo. E ancora: evitare ad esempio la farina ‘doppio zero’ – che del grano non ha nulla – l’olio d’oliva di bassa qualità, prodotti carichi di zuccherisono loro la vera ‘manna’ per le cellule tumorali (non a caso il glucosio è alla base dell’esame PET ndr), prediligere ad esempio i derivati animali da allevamento all’aperto e limitare il più possibile, anche se dovrebbe essere ovvio ma credetemi non lo è data la percentuale di obesi in costante aumento soprattutto tra i più giovani, il cibo ‘spazzatura’”.

L’ultima parte dell’intervento del Dott. Leuzzi, anch’essa davvero molto interessante, si è incentrata invece sul problema dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali in relazione proprio alla produzione intensiva di cibo giunta ormai a livelli non più sostenibili. Insomma è stato un incontro davvero interessante, impossibile riportare per intero tutto il materiale trattato, che ha offerto molteplici spunti di riflessione. Un plauso sentiamo dunque di farlo ancora all’associazione ‘Le donne scelgono’ e all’Istituo Pascal che ha scelto di abbracciare tale iniziativa. L’appuntamento, il terzo di questo ciclo di convegni (4 in tutto), è ora fissato per il prossimo 20 aprile, evento per il quale ci uniamo all’appello della stessa Anna Valente, dei medici presenti, nonché del corpo docente del Pascal: “partecipiamo numerosi e portiamo quante più persone possibili”.
Qui sotto la locandina riassuntiva con il programma dei prossimi incontri.

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