Il Policlinico S. Anna, a Pomezia, ha accolto in pieno le direttive della Regione Lazio, trasformando il terzo piano della struttura in reparto Covid: 20 posti letto dedicati a pazienti positivi sintomatici che necessitino di ricovero ma non di terapia intensiva. Al momento – per fortuna – sono solo 8 le persone ricoverate a causa del Coronavirus e nessuna in gravi condizioni. Ma qual è la situazione in generale nella struttura e in particolare nel pronto soccorso?
“Partendo dal presupposto che è giusto non venire al pronto soccorso per futili motivi – spiega il Direttore Sanitario Dott. Sciuto – non è assolutamente vero che i pazienti, qualunque sia la patologia per cui si presentino, non vengano visitati: qui tutti vengono accolti e seguiti nel modo corretto. Chiunque arriva viene sottoposto ai protocolli previsti per la prevenzione del Covid. Le persone positive vengono sottoposte, oltre al tampone, alle radiografie al torace e a tutto quanto necessario per la diagnosi, poi vengono subito portati, se necessario, al terzo piano, reparto Covid fornito di infettivologo e medici specialistici. Chi invece non è positivo segue un altro percorso: ci sono infatti altri spazi – totalmente separati – che sono stati creati apposta per tutti coloro che si recano al pronto soccorso per urgenze differenti dal Coronavirus. Quindi non c’è assolutamente alcun pericolo di contagio, anche perché nessuno resta nei corridoi del pronto soccorso, dove invece ci sono gli spazi appositi”. La Direzione Sanitaria fa inoltre sapere che è cambiato il primario del Pronto Soccorso.
Chi deve recarsi al pronto soccorso può dunque farlo senza timori: non è possibile contagiarsi né all’interno del pronto soccorso stesso né negli altri reparti.
“Abbiamo chiuso l’ortopedia del terzo piano – spiega il Direttore Sanitario – e i 27 posti del secondo piano sono stati trasformati mettendo metà chirurgia e metà ortopedia, mentre al terzo piano è stato messo il reparto Covid, isolandolo da tutto il resto con appositi percorsi. Applichiamo il massimo rigore nei protocolli di prevenzione anti Coronavirus e grazie a questo non abbiamo mai avuto contagi all’interno della nostra struttura”.
“Vorrei precisare – conclude il professor Sciuto – che la vita ambulatoriale continua normalmente, con tutti i presidi di sicurezza che garantiscono lo svolgimento delle visite sia nella struttura principale che nel nuovo poliambulatorio in totale tranquillità, senza alcun ritardo”.