Ha dell’incredibile quanto successo oggi nella Asl Roma 6. Venti bambini tra i 6 e 7 anni, tutti facenti parte della II C dell’IC Trilussa di Pomezia e tutti in quarantena a causa di casi di Covid registrati nei giorni scorsi, dopo essere stati convocati per la giornata di oggi – Santo Stefano – hanno trovato i cancelli del presidio ospedaliero chiuso.
La convocazione beffa il giorno di Santo Stefano
Ma riepiloghiamo i fatti. I bimbi sono stati messi in quarantena e, per poterne uscire e riprendere la loro vita “normale”, hanno bisogno di effettuare come da procedura il test antigienico. La Asl Roma 6 ha inoltrato una comunicazione alla scuola, che a sua volta l’ha girata ai genitori, nella quale si legge chiaramente che “gli alunni sono convocati il 26-12-2021 alle ore 9:30 presso il Drive In Scuola di Albano Laziale per sottoporsi al test antigienico rapido”.
“La struttura – si legge ancora nella convocazione – dedicata esclusivamente alle classi in quarantena, è collocata presso ex Ospedale di Albano Laziale via Olivella ed indicata da apposita segnaletica”. Quindi nessun margine di errore per i genitori: quella è la struttura dove ben 20 famiglie si sono recate questa mattina presto. Le 20 auto si sono messe in fila pazientemente, ma nessun cancello si è aperto. I genitori sono quindi scesi e hanno chiesto all’uomo di guardia, che, cadendo dalle nuvole, ha risposto di non sapere nulla della convocazione odierna. Il guardiano ha anche provato a informarsi a sua volta, ma effettivamente nessun medico o infermiere era in servizio per poter effettuare i test.
Genitori infuriati: molti bambini avrebbero potuto terminare la quarantena
I genitori hanno chiamato i carabinieri, che hanno risposto di non poter intervenire: va invece fatta una denuncia scritta formalizzando l’accaduto. Accaduto che è incredibile e inammissibile: 20 bambini in quarantena e le loro famiglie sono stati fatti uscire da casa e spostare di Comune inutilmente in un giorno festivo: di chi è l’errore? Come è stato possibile commetterlo?
Quando dovranno fare realmente il tampone, visto che adesso la scuola rimarrà chiusa per le festività natalizie e non potrà ricevere nuove comunicazioni fino a dopo l’Epifania? I bimbi dovranno rimanere in quarantena fino a quel giorno per mancanza di comunicazioni attraverso l’istituto scolastico? Come faranno a rientrare a scuola il 10 gennaio, se qualcuno non rimedia subito a questo incredibile pasticcio?
Nel frattempo i genitori, infuriati e increduli, vogliono andare a fondo alla vicenda. Anche perché la maggior parte dei loro figli non presenta sintomi ed è sicuramente negativo al Covid, quindi avrebbe potuto terminare la quarantena già oggi. Ma, come canta Coez, “E invece no“.