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POMEZIA CITTA’ VERDE

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Pomezia città verde, dove il verde rappresenta il risparmio energetico ed un ambiente più pulito. Così vorrebbero vedere l’intero territorio comunale gli amministratori pometini, che oggi hanno incontrato i cittadini per discutere di raccolta differenziata ed energie alternative. Un convegno però snobbato da molte, troppe persone: nonostante l’importanza dell’argomento, ad essere presenti dalla parte dell’Amministrazione solo il Sindaco Enrico De Fusco e l’Assessore all’Ambiente Daniele Martinelli, organizzatori della riunione. Pochi anche i cittadini, quasi tutti rappresentanti del quartiere Roma 2, intervenuti quasi esclusivamente perché nei giorni scorsi hanno ricevuto delle multe per l’errato conferimento dei rifiuti nei cassonetti condominiali per la differenziata. Quello di oggi sarebbe dovuto essere un dibattito interessante, utile per prendere spunti per risparmiare sui consumi energetici e contemporaneamente fare del bene all’ambiente. Ma i relatori hanno spiegato ugualmente l’importanza di utilizzare le energie alternative e rinnovabili, che non si limitano ai pannelli solari, ma che spaziano tra varie possibilità, utilizzando le più recenti tecnologie. La riunione è stata aperta dal Primo Cittadino, che ha cercato di far capire ai presenti quanto possa essere importante che una città di ormai 64 mila abitanti utilizzi energie alternative, che limitino l’inquinamento e consentano di guardare con serenità al futuro. “Parto dal presupposto di una ferma contrarietà al nucleare – ha dichiarato De Fusco – e non a causa dei recenti fatti di drammatica cronaca avvenuti in Giappone. Sono contro il nucleare da sempre: ci sono energie alternative molto più pulite e per nulla rischiose che possono essere adottate da tutti, amministrazione in testa”. Per questo il Comune di Pomezia ha richiesto un finanziamento alla Regione, che consenta di far partire un lavoro di esame e controllo dei consumi di elettricità negli uffici comunali. L’analisi dovrà portare ad una razionalizzazione dei consumi, con una conseguente eliminazione degli sprechi. A questo si aggiunge l’utilizzo di fonti alternative di energia, per un risparmio economico che ricadrebbe a favore dei cittadini. La discussione ha però presto cambiato indirizzo, fossilizzandosi sulla raccolta differenziata, con i cittadini che si lamentavano non solo per le carenze del servizio, ma anche e soprattutto per le sanzioni elevate ad alcuni condomini. “Qualora fossero state fatte delle contestazioni – ha detto il Sindaco – si può presentare ricorso direttamente a me. Sarà mia cura verificare la buona fede o meno delle persone che non hanno proceduto nella maniera corretta per il conferimento dei rifiuti. So benissimo quali e quante sono le difficoltà iniziali non solo da parte nostra, ma anche di quella dei cittadini, quindi non è assolutamente intenzione dell’amministrazione sanzionare persone che hanno sbagliato senza volere. Allo stesso modo dobbiamo comunque essere inflessibili con chi invece crede di poter fare come vuole, infischiandosene delle regole comuni”. Il Sindaco ha ammesso che le difficoltà derivano da mancanze da parte di chi gestisce il servizio e della stessa amministrazione, ma ha puntato il dito anche su due specifici problemi: il forte tasso di evasione fiscale totale, che ha determinato un errato conteggio delle famiglie a cui consegnare il kit e dei bidoni per i condomini, e la mancanza di buona volontà da parte di molti cittadini, che trovano più comodo gettare rifiuti con una raccolta che, più che differenziata, è di fantasia. “Per quanto riguarda Torvaianica – ha spiegato De Fusco – noi sapevamo di dover far partire il servizio per 8 mila famiglie. Al momento delle consegne dei bidoncini ci siamo invece trovati a fare i conti con ben 12 mila nuclei familiari, per un totale di circa 18 mila abitanti. L’eccedenza è formata da persone che noi non sapevamo di avere nel nostro Comune, sconosciute anche all’esattoria comunale. Si è trattato quindi di una specie di censimento, che ci sta facendo “fotografare” in maniera più precisa quel quartiere. Questa discrepanza tra numeri ha portato ad una carenza di materiale per la raccolta, che adesso stiamo provvedendo a compensare. Ma, affinché il servizio funzioni – al di là delle normali difficoltà iniziali – chiediamo collaborazione ai cittadini: se imparano a conferire bene, tutto sarà più semplice”. La parola è poi passata all’Assessore all’Ambiente Daniele Martinelli. “Visto quanto sta succedendo nel mondo – ha esordito – dobbiamo per prima cosa migliorare la nostra efficienza, producendo gli stessi prodotti consumando meno energia e ridurre l’impatto che i nostri sistemi di produzione di energia hanno sull’ambiente. Oggi inquiniamo troppo e siamo arrivati a una soglia critica che non possiamo superare. La strada che dobbiamo percorrere è quella delle fonti rinnovabili, che non vanno viste come una soluzione magica che risolve tutti i problemi dell’oggi, ma come un percorso di ricerca e di applicazione che ci consentirà di allontanarci finalmente dalla dipendenza dei combustibili fossili e dal rischio del nucleare. Dobbiamo focalizzare la nostra attenzione su tre semplici punti che sono alla base del programma di intervento sull’energia e sull’ambiente a Pomezia: garantire la potenzialità di sviluppo a cittadini artigiani ed imprese, migliorare l’efficienza energetica e trovare modi nuovi per produrre l’energia necessaria al nostro lavoro e alla nostra vita quotidiana senza tornare indietro. Ci siamo impegnati in un programma basato su 3 interventi concreti e realizzabili. Il primo riguarda la raccolta differenziata porta a porta avviata da qualche mese. Sulla base di questa prima esperienza stiamo mettendo in campo interventi migliorativi per rendere più efficiente il sistema come quello di una serie di osservatori sul territorio che potranno raccogliere le segnalazioni da parte dei cittadini per programmare interventi correttivi immediati. La raccolta differenziata da sola non basta a risolvere il problema dei rifiuti, che dopo essere raccolti devono essere trattati e riciclati. Per questo abbiamo progettato di costruire un sistema che consenta di riciclare la frazione organica dei rifiuti urbani – il cosiddetto umido – per produrre una fonte rinnovabile – il biogas – e quindi generare elettricità. Si tratta di una tecnologia molto consolidata che prevede che i rifiuti organici vengano digeriti, in assenza di ossigeno, da batteri speciali in serbatoi a tenuta stagna totalmente isolati dall’ambiente circostanze. La digestione servirà a produrre biogas che a propria volta sarà utilizzato per produrre energia”. Si tratta di qualcosa in più, spiega l’assessore, rispetto al semplice compostaggio. Perché non fa odori, visto che il processo è sempre completamente isolato, e perché produce una fonte di energia rinnovabile. “Il secondo progetto – ha proseguito Martinelli – prevede invece di sfruttare le potenzialità del sole attraverso un intervento articolato sulle scuole e sugli edifici pubblici. Si tratta da una parte di sistemare sugli oltre 70 edifici pubblici pannelli innovativi capaci di generare elettricità e di produrre calore. Dall’altra verranno realizzati interventi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Il terzo progetto è quello di razionalizzare la rete di illuminazione pubblica della nostra città fatta di quasi 7.000 lampioni. Il progetto, ancora nelle sue fasi embrionali, prevede la sostituzione dei lampioni tradizionali e la realizzazione di una rete intelligente che consente ad esempio di regolare l’intensità dell’illuminazione con la quantità di luce solare. Insomma ci proponiamo di ottenere un risparmio notevole dei consumi. Prevediamo anche di sistemare alcuni punti per la ricarica delle auto elettriche: vorremo infatti favorire la mobilità attraverso auto elettriche non inquinanti. Questi tre primi interventi non vogliono esaurire l’impegno di questa amministrazione sul fronte dell’ambiente e dell’energia. Più in generale vogliamo che Pomezia diventi uno dei comuni che raggiungeranno gli obiettivi posti dall’Unione Europea per la produzione di energia da fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica. Ovvio che i tre progetti che vi ho illustrato da soli non basteranno. Abbiamo quindi deciso di dare vita a un gruppo di lavoro che con il contributo di alcuni esperti sia in grado di proporre e realizzare progetti ed iniziative in questa direzione contando sia sui finanziamenti pubblici sia sul contributo di investitori privati senza gravare quindi sul bilancio del Comune”. Responsabile del progetto sarà la funzionaria Patrizia Concas.

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