Riceviamo e pubblichiamo la nota elaborata dall’Unione Nazionale Consumatori, in merito ai salatissimi aumenti delle bollette dell’acqua nel comune di Pomezia.
<<In merito alle numerosissime segnalazioni ricevute dall’UNC di Pomezia relativamente alle spropositate bollette dell’acqua, si intende fare il punto degli sviluppi dell’azione intrapresa nell’interesse dei consumatori interessati.
Il 15 dicembre 2016 il Comune deliberava in Consiglio Comunale l’assenso sul termine anticipato del Servizio di Acquedotto da parte di Infrastrutture DG SPA, servizio che sarebbe terminato per Convenzione trentennale il 31.12.2018, e quindi sulla presa in carico da parte di ACEA ATO 2 del Servizio Idrico Integrato.
Gli avv.ti Daniele Autieri, Francesco Falco e Barbara Centoducati, ravvisando delle irregolarità fra il passaggio di gestori, lanciava una raccolta firme per una diffida da inoltrare sia ad ACEA ATO 2 sia al Comune.
Con nota del 09.03.2018 l’UNC di Pomezia chiedeva l’accesso agli atti al Comune di Pomezia e ad ACEA ATO 2 in ordine a quanto dichiarato dal Sindaco nell’intervento consiliare che aveva preceduto l’approvazione della predetta Delibera n. 55 del 15.12.16 ossia che il Comune avrebbe accumulato un debito nei confronti di ACEA che vendeva la materia prima ossia l’acqua ad un prezzo non adeguato annualmente, accumulando un debito da 5 milioni, scontato dall’Amministrazione in carica circa 2 milioni.
Nella nota del 09.03.18 l’associazione dei consumatori chiedeva, pertanto, ad ACEA ATO 2 se confermava o meno il pagamento non adeguato del costo dell’acqua da parte delle Amministrazioni precedenti e di eventuali accordi con la nuova Amministrazione con riguardo al presunto “sconto” concesso da 5 a 2 milioni di euro e di eventuali accordi presi col Comune in ordine al pagamento del debito residuo.
Sul punto ACEA ATO 2 ha risposto all’UNC di Pomezia con nota del 18-06/04/2018 si legge testualmente “In ordine alla questione posta nella Vs. successiva nota del 9 marzo, relativa al costo dell’acqua nei confronti del Comune prima del subentro della nostra gestione, si precisa che a quest’ultimo sono state applicate, come in casi analoghi, le tariffe regolate RISERVATE agli utenti sub distributori”. Quindi ACEA ATO 2, interpellata sul punto del debito del mancato adeguamento delle tariffe dell’acqua da parte del Comune nei suoi confronti, ha risposto semplicemente che ha applicato tariffe RISERVATE agli utenti sub distributori. Tariffe riservate che sarebbero state applicate fino alla scadenza naturale della convenzione tra Infrastrutture DG e Comune del 31.12.18. Infatti, stando alla risposta fornitaci da ACEA ATO 2, soltanto successivamente a quella data di scadenza si sarebbero dovute applicare le tariffe vigenti nell’ATO 2.
Il gestore idrico ha inoltre comunicato all’UNC di Pomezia con la richiamata nota di risposta del 18-06/04/2018 un documento che fino, ad oggi, era sconosciuto all’UNC; si tratta della nota del 27.12.2016 (allegata) a firma del Dirigente Ing. Alessandro Piotti della Segreteria Tecnico Operativa Conferenza dei Sindaci ATO 2 indirizzata ad ACEA ATO 2 SPA, al Sindaco del Comune di Pomezia Fabio Fucci e al Dirigente Settore Lavori Pubblici Ing. Renato Curci. Il documento citato palesa che “a seguito del trasferimento della gestione ad ACEA ATO 2 la spesa media per le famiglie del Comune di Pomezia verrebbe a subire un aumento di circa il 60%” e che per il solo anno 2017 ci sarebbe stato uno sconto in bolletta di un misero 10%. In sostanza si è data sostanza al contenuto della nostra diffida collettiva del 02.03.17 ove si lamentava, fra le tante cose, sulla tardiva informazione sull’intervenuto mutamento delle condizioni contrattuali, circa il 60% in più e ciò sia da parte di ACEA ATO 2 che dopo oltre un anno ha inviato le prime fatturazioni sia da parte del Comune che già a fine dicembre doveva informare per dovere di trasparenza che le nuove tariffe avrebbero comportato un aumento tariffario di una certa importanza, si pensi che la tariffa agevolata ha un costo per il 2017 di € 0,219 a mc sino ad arrivare in tariffa 3^ eccedenza a circa 5 € a mc. Ciò avrebbe consentito quanto meno alla Cittadinanza di tenere sotto controllo i consumi e di individuare tempestivamente casi, purtroppo non sporadici, di c.d. “perdite occulte”. L’associazione dei consumatori ritiene che l’indennizzo automatico corrisposto da ACEA ATO 2 per la ritardata fatturazione, di € 30,00, ma che in base ai nostri calcoli, secondo la Carta del SII in vigore è pari ad € 90,00, con ciò facendo salvo la possibilità, come intendiamo fare, di chiedere un risarcimento di un danno ulteriore.
A ciò si aggiunga che il sistema tariffario applicato in bolletta da ACEA ATO 2, da loro definito pro die, non è regolare, poiché comporta l’applicazione di consumi stimati e non reali, con la conseguenza che già nei primi mesi dell’anno si va dall’applicazione della tariffa agevolata alle altre fasce di eccedenza.
Infine, è stato fatto rilevare dall’UNC di Pomezia ad ACEA ATO 2, soprattutto per i Condomini, che seppur in ipotesi si trattasse di legittimo passaggio di consegne da Infrastrutture DG ad ACEA ATO 2 di tutti i singoli rapporti di somministrazione nelle attività e passività, allora il deposito cauzionale non andava richiesto perché già corrisposto al precedente gestore.
Con la nota di replica inoltrata dall’UNC ad ACEA ATO 2 il 19.04.10 sono stati concessi ulteriori 10 giorni affinchè il gestore allinei la propria condotta alle legittime richieste dell’associazione. In mancanza questa procederà, come richiesto da molti cittadini, con un’azione collettiva>>.