È arrivato a sorpresa in una delle più note piazze di spaccio di Pomezia, in via Ugo La Malfa, nel quartiere Nuova Lavinum, con la troupe di “Striscia la notizia”. Lui, Vittorio Brumotti, era stato informato che qui, tra il degrado delle case popolari, era frequente lo spaccio di sostanze stupefacenti. E le famiglie per bene – molte – si sono rivolte a lui per mettere in evidenza la situazione in cui da anni sono costrette a vivere.
Brumotti ha iniziato a girare nei cortili davanti alle scale Q, R, S e T. A chiamare l’inviato di Mediaset alcuni residenti, che gli avevano raccontato di come proprio in queste scale si concentra il via vai di clienti. Ma Brumotti, prima di mostrarsi pubblicamente, ha mandato, nei giorni scorsi, dei suoi collaboratori a fare dei sopralluoghi in zona, per cercare di capire quale fossero esattamente i movimenti attorno alle palazzine.
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Striscia la notizia a Pomezia
E ieri pomeriggio, a partire dalle 17:30, la troupe è arrivata sul posto. Non appena i residenti si sono accorti che si trattava di Vittorio Brumotti, hanno circondato l’inviato di Striscia. Ma, mentre c’era chi si metteva in evidenza e chiedeva foto e autografi, c’era anche chi provava a defilarsi. Impresa non riuscita, perché nel frattempo sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Pomezia che, avvertiti proprio dalla troupe delle attività di spaccio in corso durante il servizio, sono subito intervenuti.
Durante il controllo sono stati identificati e arrestati due uomini, tra cui un ragazzo straniero di soli 15 anni, per detenzione di stupefacenti. I due sono infatti stati trovati in possesso di alcune dosi di cocaina. Si tratta di persone già note alle forze dell’ordine. Rispetto alle situazioni viste da Brumotti nei suoi servizi, comunque, quella di Pomezia è risultata essere piuttosto “tranquilla”. Nessuna aggressione (ricordiamo che l’inviato di Striscia è stato più volte picchiato durante i suoi servizi), nessun grosso quantitativo di droga rinvenuto e un contesto in cui solo una percentuale bassa di famiglie, rispetto al numero di residenti, è invischiata nei traffici criminali.
Don Coluccia e Brumotti
Insieme a Vittorio Brunotti è arrivato poco dopo anche Don Antonio Coluccia, il “prete antispaccio“, sacerdote di San Basilio che gira per i vari quartieri di Roma e provincia combattendo la criminalità. Don Coluccia ha parlato, insieme a Brumotti, con diversi residenti, prendendo a cuore le loro storie, cercando di dare conforto e di esortarli a reagire contro il degrado e contro l’illegalità.
Arrivato con il suo megafono, dopo un “Padre nostro”, ha iniziato a parlare con i cittadini, invitandoli a non aver paura, a denunciare. E promettendo loro di interessarsi alle vicende più disperate, come quelle dell’uomo che vive nel camper di fronte alle palazzine, un senzatetto che usa la roulotte dove – a detta di alcuni residenti – non solo vengono accumulati rifiuti, con enormi rischi di incendi, ma che viene utilizzata da soggetti per la compravendita e l’utilizzo di sostanze stupefacenti.
La testimonianza
“Passata la paura di quel momento, spenti i riflettori, qui torna tutto uguale. Già ieri sera lo spaccio è ricominciato. La giostra ricomincia a girare. Non capisco se non sanno chi sia la fonte o se questa fonte faccia comodo a qualcuno. Si prendono i pesci piccoli, ma quelli grandi restano sempre liberi…”, commenta amareggiato un residente. “Io abito qui da sempre. E conosco bene la situazione. La vivo. Tutti sappiamo quello che accade. Possibile che chi di dovere non lo sappia e non conosca i nomi di chi è veramente colpevole, oltre a questi ragazzini?”. Scusi, perché non li dice lei, se li conosce? “Per ritrovarmi il giorno dopo con un proiettile addosso? Gli inquirenti hanno una pistola per difendersi, io no. Ho famiglia, non posso rischiare, ho già detto troppo. Non è il mio lavoro, quello di indagare. Ma le assicuro che qui c’è molto di più di quello che sembra…”.
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