Pomezia. Era scappato dal suo Paese perché ricercato a causa di reati molto gravi, come violenza sessuale e lesioni personali. Venuto in Italia, ha fatto di tutto per sfuggire all’identificazione del suo profilo. Di fatto, quando i Carabinieri lo hanno fermato per un controllo di routine, ecco che ha fornito delle generalità che sono subito parse molto sospetti ai militari. E così, il controllo approfondito ha fatto emergere tutto il suo profilo, di modo che l’uomo è stato immediatamente arrestato. Ecco come è andata.
Pomezia, su e giù con l’auto nella piazza di spaccio: a bordo 479 dosi di cocaina purissima
Arrestato a Pomezia 35enne romeno per falsa dichiarazione
Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 35enne di origini romene, in flagranza di reato poiché gravemente indiziato di falsa dichiarazione a Pubblico Ufficiale sulla identità e successivamente in esecuzione di mandato d’arresto europeo per i reati di violenza sessuale e lesioni personali, commessi nel suo Paese.
La dinamica dell’arresto e il controllo dei carabinieri
In particolare, nel corso di un normale servizio perlustrativo per la prevenzione dei reati, una pattuglia di Carabinieri della Stazione di Roma – Divino Amore, effettuando controlli alla circolazione stradale, ha fermato un veicolo con a bordo due soggetti stranieri, uno dei quali, privo di documenti, ha fornito sul posto generalità che subito sono sembrate sospette. I Carabinieri, infatti, avendo fiutato l’inganno e non convinti delle informazioni ricevute, hanno deciso di accompagnare il soggetto in caserma per approfondimenti sulla sua identità, accertando come lo stesso avesse effettivamente declinato false generalità, motivo per cui è stato arrestato in flagranza. Accompagnato in Tribunale, l’arresto, successivamente, è stato convalidato ed è stato rimesso in libertà in attesa del processo.
Mandato di arresto europeo
Successivamente, all’esito di ulteriori accertamenti, con la reale identità, i Carabinieri hanno scoperto che l’uomo era anche destinatario di un mandato di arresto europeo per i reati di violenza sessuale e lesioni personali, commessi in Romania con la complicità di una donna e per cui era già stato condannato. A quel punto l’uomo è stato arrestato nuovamente, accompagnato prima dinanzi alla Corte di Appello di Roma e successivamente presso il carcere di Regina Coeli in attesa dell’estradizione.
Incidente sulla Pontina: paura per una madre e la sua piccola