Il Sindaco e la Giunta di Pomezia hanno deliberato questa mattina l’avvio di attività funzionali alla valutazione ed elaborazione di una proposta da sottoporre al Consiglio comunale per la razionalizzazione delle società partecipate dall’Ente (Farmacie Comunali Pomezia e Socio Sanitaria Pomezia) e per l’affidamento in house di servizi oggi affidati a ditte esterne, come il supporto all’Ufficio Tributi per la riscossione delle imposte locali e la gestione dei beni e del patrimonio comunale.
L’obiettivo è presentare una relazione costi-benefici che valuti un diverso modello organizzativo fondato sulla razionalizzazione e cooperazione delle società partecipate, mantenendo le attività già in essere (gestione delle farmacie comunali, degli asili nido, del centro diurno, del pronto intervento sociale, dei trasporti sociali, di assistenza scolastica e domiciliare, di sostegno alla genitorialità) e affidando in house altri servizi di fondamentale importanza.
“Quello che intendiamo fare – spiega l’Assessore Stefano Ielmini – è perseguire un più alto livello di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa, con particolare riferimento alla gestione delle entrate, nonché innalzare gli standard qualitativi dei servizi offerti alla cittadinanza, per un maggiore beneficio collettivo. Un modello organizzativo come quello che vogliamo valutare può garantire una maggiore vigilanza da parte dell’Ente sulle attività svolte dai propri organismi partecipati. E’ quindi necessario uno studio di fattibilità improntato sull’analisi costi – benefici”.
Diversi gli aspetti da valutare e successivamente proporre al Consiglio comunale:
– Unione delle società partecipate a capitale interamente pubblico nel più ampio spirito del contenimento della spesa pubblica;
– Eventuale affidamento in house dei servizi di: 1) accertamento e riscossione dei tributi locali, 2) assistenza domiciliare, segretariato sociale, centro diurno, assistenza scolastica per disabili, asili nido, farmacie comunali, 3) eventuali interventi straordinari nella gestione dei beni e del patrimonio comunale;
– Costi/risparmi complessivi dell’operazione e comparazione rispetto al ricorso al mercato.
“Un progetto ambizioso – aggiunge il Sindaco Adriano Zuccalà – che vuole da una parte mantenere tutti i servizi che l’Ente gestisce tramite le sue società partecipate e dall’altra portare in house altri servizi fondamentali per l’Amministrazione e quindi per la Città, come la riscossione dei tributi e la gestione straordinaria del patrimonio comunale. Creare un’unica società partecipata vuol dire ottimizzare le risorse dell’Ente e dei cittadini migliorando i servizi e tagliando gli sprechi. Ci tengo a precisare, onde evitare speculazioni politiche, che il personale delle attuali società partecipate non sarà oggetto delle rimodulazioni”.