Una anziana donna di 70 anni, residente a Pofi, in provincia di Frosinone, ha denunciato il nipote trentacinquenne per molestie e minacce: noto della discordia, gli eccessivi rumori per i rapporti intimi del 35enne.
Rapporti intimi rumorosi a Pofi: nipote minaccia l’anziana zia
La donna, che vive nello stesso edificio del nipote, ha raccontato di aver vissuto notti insonni a causa dei rumori molesti provenienti dall’appartamento del parente. Il trentacinquenne, disoccupato, sembrava ignorare ogni richiamo e rimprovero, continuando sistematicamente a disturbare la zia con musica ad alto volume e attività sessuali rumorose nella sua stanza da letto.
Le minacce all’anziana di Pofi
Nonostante i ripetuti rimproveri della zia riguardo al diritto di poter dormire tranquillamente, il nipote ha persistito nel suo comportamento irresponsabile e irrispettoso nei confronti della anziana parente. La situazione è peggiorata drasticamente quando, esausta e incapace di sopportare ulteriormente il disagio, la donna anziana ha deciso di chiamare i Carabinieri.
La signora non riusciva più a dormire per i rumori dei rapporti intimi
La notte in cui la situazione è diventata insostenibile, la donna è scesa al piano di sotto e ha suonato il campanello dell’appartamento del nipote. La risposta del trentacinquenne è stata scioccante: ha aperto la porta minacciando la zia con una pistola scacciacani e ordinandole di rientrare immediatamente nella sua abitazione, minacciando di fare fuoco.
L’intervento dei Carabinieri a Pofi
La donna anziana, spaventata e indignata, ha immediatamente chiamato i carabinieri, che sono intervenuti sul posto per affrontare la situazione. Durante la perquisizione nell’appartamento del 35enne, i militari hanno trovato e sequestrato la pistola scacciacani utilizzata per la minaccia. La vittima delle minacce, rappresentata dall’avvocato Angelo Micheli, ha presentato una denuncia formale contro il nipote per minaccia e molestie. Si tratta di un caso grave che solleva questioni sulla convivenza civile e sul rispetto reciproco all’interno delle comunità. Il trentacinquenne dovrà ora affrontare le conseguenze legali delle sue azioni, mentre la donna anziana cerca giustizia per garantire la sua tranquillità e sicurezza nella propria casa.