Piero Angela: un nome, una storia. E la sua è davvero ricca di aneddoti e sfaccettature che sarebbe impossibile sintetizzarla in poche righe. Una personalità dall’indubbia caratura umana e professionale, che è stata in grado di diffondere il sapere in modo unico e trasversale, affascinando intere generazioni. Oggi l‘ultimo saluto in Campidoglio al grande giornalista e divulgatore, morto lo scorso 13 agosto all’età di 93 anni.
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Il discorso di Alberto Angela in ricordo del padre
‘È un discorso difficile. Le persone che amiamo non dovrebbero mai lasciarci. Però accade. Lui ci ha insegnato tante cose, lo ha fatto con trasmissioni, libri, di tutto. Ha usato tutti i media per parlare e divulgare. L’ultimo insegnamento me lo ha fatto non con le parole ma con l’esempio’. Inizia così il discorso di Alberto Angela in ricordo del padre.
‘Lui mi ha insegnato, in questi ultimi giorni, a non aver paura della morte’, prosegue Alberto. ‘La morte che è la più grande paura di qualunque essere umano lui l’ha attraversata con una serenità che mi ha veramente colpito. Non l’ho mai visto in mezzo allo sconforto, alla tristezza, al dolore, mai.
Lui certo continuerà, a mio modo di vedere, a vivere. Vivere attraverso i libri, le trasmissioni, i dischi jazz. Però lui continuerà a vivere in tutti quei ragazzi che hanno la speranza per il futuro e che soprattutto cercano l’eccellenza, con sacrificio ma vanno avanti.
Sarà vivo in tutte le persone che cercano di unire e non di disunire. In quelle che cercano la curiosità e la bellezza della natura. L’eredità che lascia a tutti noi, non solo a me, non è un’eredità fisica ma di atteggiamento nella vita. Credo che questa sia la cosa più importante che ci ha lasciato e, come ha ricordato nel suo ultimo comunicato, anche voi fate la vostra parte. Io cercherò di fare la mia’.
Delle parole toccanti, estremamente sentite quelle che il figlio Alberto ha pronunciato in ricordo del padre Piero. Giunto alla fine del suo emozionante ricordo, il giornalista non ha potuto fare a meno di trattenere le lacrime e un lungo applauso ha poi pervaso la sala.