Si accelera in Italia la campagna di vaccinazione con un unico obiettivo: immunizzare entro il mese di aprile ben sette milioni di italiani. Proprio per questo, dalla settimana prossima, da lunedì, oltre agli over 80 e alle persone fragili, si darà il via libera alla somministrazione del vaccino anche a professori, personale scolastico, forze dell’ordine e detenuti. Il vaccino sviluppato da AstraZeneca, quello made in Pomezia-Oxford, sarà riservato alle persone con meno di 55 anni, ma come riporta l’Ansa, il ministro Speranza proprio durante il vertice con le Regioni avrebbe detto che: “Il tetto anagrafico (di 55 anni) per il vaccino AstraZeneca potrebbe essere superato in futuro dopo ulteriori valutazioni scientifiche”.
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Piano vaccini in Italia
Sono quattordici milioni le dosi che dovranno essere somministrate nei prossimi tre mesi, ed è proprio per questo che le Regioni stanno chiedendo di avere una quantità maggiore di vaccini, almeno per la metà del mese di febbraio. Ricordiamo che proprio ieri sono stati approvati dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, due anticorpi monoclonali (a patto che vengano utilizzati solo in alcuni casi): quello che è certo è che si tratta di un ulteriore passo in avanti, un’arma in più per combattere il Coronavirus.
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Medici di famiglia e vaccini
Un altro punto importante riguarda il coinvolgimento nella campagna vaccinale italiana dei medici di famiglia. Secondo un accordo di massima, i dottori dovrebbero ricevere 10 euro se somministrano il vaccino nel proprio studio; 28 euro invece, se ciò avviene a casa del paziente. Attualmente non c’è nessuna comunicazione ufficiale: si sta cercando di mettere a punto un prodotto quadro nazionale.
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