Quasi 200 animali a rischio alla ‘Sfattoria degli Ultimi‘, quel luogo che fino a poco tempo fa era il loro posto sicuro. Quel luogo che li ha accuditi e salvati dai vari maltrattamenti. Un destino segnato per quei 200 suini, che però non sono ad uso alimentare e che quindi non dovrebbero essere abbattuti. Sono tante le richieste d’aiuto, tanti gli appelli, soprattutto dopo la notifica della Asl per l’abbattimento. Ma ora sembrerebbe che ci sia un’altra via e che quei poveri animali non verranno uccisi (almeno per ora).
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“L’intervento non sarà immediato”
Angelo Ferrari, commissario straordinario alla peste suina africana, ha fatto sapere al quotidiano Kodami che “sarà dato alle associazioni coinvolte il modo di controbattere e di presentare le loro contro valutazioni”. E che quindi “l’intervento non è immediato ma la Asl sta applicando la normativa nazionale e quanto previsto dalle ordinanze del Commissario straordinario alla peste suina africana”.
La paura degli attivisti
La paura degli attivisti, dei volontari e di chi, ogni giorno, lavora per salvare gli animali è che l’abbattimento possa essere confermato anche dopo la contro risposta. E che, quindi, tutti gli sforzi saranno vani. La situazione, che abbiamo seguito passo dopo passo in questi giorni, sta diventando sempre più nota e sono tante le persone che si accodano a quel grido di “aiuto”. Per ora, niente è confermato. E gli animali non saranno abbattuti.
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