Ricordi confusi quelli del ragazzo 19enne, rimasto vittima nelle scorse ore di un pestaggio ai suoi danni. L’episodio è avvenuto ad Anzio, dove lo stesso giovane avrebbe redarguito due gemelli: questi, non accettando il rimprovero, prima lo avrebbero pestato di botte con calci e pugni, poi investito con la propria automobile. Di quei terrificanti momenti, la vittima ricorda solo “un pugno preso in pieno viso” e poi “le sirene dell’ambulanza”.
Come sta il ragazzo 19enne vittima di un pestaggio ad Anzio?
Secondo i referti medici, le condizioni del ragazzo stanno gradualmente migliorando. I dottori lo tengono ancora sotto stretta osservazione, tanto da tenerlo ancora sotto ricovero in ospedale. Il giovane, dopo il violento pestaggio subito, era stato lasciato in condizioni critiche. È un miracolo che sia rimasto in vita, sforzandosi oggi di ricordare quei tragici momenti e provare a dare importanti informazioni per consegnare alla giustizia i suoi aggressori.
Il padre della vittima commenta l’aggressione al figlio
Senza parole il papà del ragazzo, che oggi vede il proprio figlio all’interno di una camera d’ospedale. Forse i momenti più duri sono stati superati, eppure è palese come ad Anzio non si viva più tranquillamente. Basta poco per accendere delle aggressioni legate a futili motivi, come per altro successo al suo giovane figlio: su di lui, si sono accanite ben tre persone senza pietà.
Cosa si respira oggi per le strade di Anzio?
Le persone del posto evitano di parlare. Da una parte non ci sono parole per l’aggressione ai danni del 19enne, che lascia sbigottiti per la brutale violenza subita su quel corpo. Dall’altra l’idea di una città, appunto Anzio, che sta mutando: se su Il Corriere della Sera qualcuno parla di una “malavita che spadroneggia”, in strada c’è più l’idea di una mancanza di sicurezza complessiva e che può comportare tragedie da un momento all’altro.