Una buona notizia per i contribuenti della Terza età. A partire da dicembre 2023 sono attesti degli aumenti sulle pensioni Inps di cui beneficeranno gli anziani in pensione. Si parlerà di un leggero aumento che però, sotto Natale, può aiutare tantissimi over 65.
Cedolino pensione: quando e come visualizzarlo
Per conoscere l’esatto importo della pensione a dicembre 2023, bisognerà consultare il proprio cedolino pensionistico. Nel documento digitale (scaricabile in formato cartaceo) sono infatti contenute tutte le informazioni relative al trattamento contributivo e alla propria pensione, tra cui l’importo, la data prevista del pagamento, eventuali aumenti e arretrati o avvisi. In genere l’Inps carica il documento 10 giorni prima della scadenza del pagamento.
Ecco come accedere. Bisogna collegarsi al sito Inps e accedere all’area “Tutti i Servizi”. Una volta cliccata sulla sezione, bisogna poi cliccare sulla voce “Cedolino della Pensione”. In alternativa è sufficiente digitare “Cedolino Pensione” nella barra di ricerca e, una volta individuato il servizio, cliccare su “Utilizza Strumento”, come è possibile vedere nel box sottostante. Si ricorda che al servizio si può accedere solo se si è in possesso di Spid, Cie o Cns.
Il calendario sui pagamenti pensione a dicembre 2023
Nel caso della pensione, il calendario prevede che i pagamenti siano erogati all’inizio del mese, il giorno 1, salvo coincidere questa data con una festività. In quest’ultimo caso, l’erogazione slitterà al primo giorno lavorativo successivo. Al fine di evitare code e affollamenti, il ritiro presso gli sportelli postali è stato suddiviso in diversi giorni, ripartiti per cognomi:
– Venerdì 1 dicembre 2023: cognomi dalla lettera A alla C
– Sabato 2 dicembre 2023 (solo mattina): cognomi dalla lettera D alla K
– Lunedì 4 dicembre 2023: cognomi dalla lettera L alla P
– Martedì 5 dicembre 2023: cognomi dalla lettera Q alla Z
Chi ha scelto come modalità di pagamento il versamento presso uno sportello bancario oppure su un conto corrente bancario/postale, potrà procedere al ritiro della pensione presso lo sportello della Banca o Atm già a partire dal 1° dicembre.
Aumento pensionistico: ecco a quanto ammonta
Per dicembre è previsto un aumento dell’importo dell’assegno pensionistico, a cui si aggiunge un ulteriore bonus di 154,94 euro, ma solo per i percettori di pensione minima. I percettori di pensione minima sono tutti coloro che ricevono un assegno pensionistico lordo di importo non superiore a quello del trattamento minimo annuo, ossia pari o inferiore a 7.327,32 euro nell’anno 2023.
Con la Legge di Bilancio 2023, l’intervento sulle pensioni minime fisserà un aumento tale da fissare l’importo a 563,74 euro per tutti i percettori under 75 (per gli over, invece, la soglia è stata innalzata fino a 600 euro).
Oltre a quelli legati alla rivalutazione, ulteriori aumenti sono quelli derivanti dalla Legge Finanziaria pari a 8,46 euro, nonché quelli derivanti dal pagamento degli arretrati legati alla rivalutazione, per il periodo gennaio-novembre 2023 e pari a 46,86 euro.
Quota 103
A oggi si parla di una riconferma della misura Quota 103, ma con alcuni aggiustamenti. A fronte dei requisiti di accesso richiesti, che restano i medesimi (62 anni di età e 41 di contributi), sono state introdotte alcune misure penalizzanti, quali:
– Prolungamento delle finestre d’attesa, ossia del periodo che intercorre tra la maturazione dei requisiti e l’uscita effettiva dal lavoro, che passa da 3 mesi a 7 per i lavoratori del settore privato e da 6 a 9 mesi per quelli del settore pubblico;
divieto di cumulo con altri redditi da lavoro oltre i 5mila euro;
– La pensione verrà calcolata con il sistema contributivo, anche gli anni maturati nel periodo retributivo;
– L’importo della pensione non deve superare un tetto massimo di 2250 euro (fino al raggiungimento dei requisiti previsti per la pensione ordinaria, ossia 67 anni di età e 20 di contributi).
– Chi, al contrario, decide di proseguire, può vedersi assegnati, in aggiunta allo stipendio, della parte di contributi a proprio carico (Bonus Maroni).
Ape Sociale
Anche in questo caso, sono state introdotte alcune modifiche, riguardanti per lo più un innalzamento dell’età anagrafica necessaria per accedere a questa forma di pensione anticipata riservata a disoccupati, caregiver, disabili con invalidità pari o superiore al 74% e a coloro che svolgono lavori gravosi. Infatti, potranno fare richiesta tutti coloro che hanno raggiunto 65 anni (anziché 63) e 5 mesi, con 36 anni di contributi.
Opzione Donna
Come per Quota 103, anche qui il calcolo dell’assegno avverrà interamente col sistema contributivo. Sono innalzati gli anni anagrafici per poter presentare la domanda:
– 61 anni (anziché 60) per coloro che non hanno figli;
– 60 anni (anziché 59) per coloro che hanno almeno un figlio;
– 59 anni (e non più 58) per coloro che hanno due o più figli.
– Resta invariato il limite contributivo, fissato a 35 anni.
Non sono previste variazioni, invece, per le altre tipologie di pensione (ordinaria e anticipata), salvo la previsione di un innalzamento dell’importo dovuto all’ordinaria rivalutazione.