Il 2020 ha cambiato radicalmente le nostre abitudini di vita: in modo repentino quasi tutte le nostre attività si sono rimodulate e adattate al digitale. L’utilizzo della rete si è incrementato molto, soprattutto si è visto un allargamento della platea degli utenti e di pari passo si è anche determinata una crescita esponenziale in merito alle aggressioni della cyber-criminalità. Nello specifico, parlando di pedopornografia, attraverso un resoconto delle attività della Polizia Postale per il 2020 emerge un incremento del 110% dei reati relativi alla pornografia minorile.
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La Pedopornografia: i dati della C.N.C.P.O.
Parliamo nello specifico di quei reati relativi allo sfruttamento sessuale e adescamento dei minori online, di cui si occupa la Polizia Postale. Nel corso del 2020, il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) si è adoperato settimanalmente per contrastare la pedofilia minorile online, e ha confermato il ruolo centrale della Polizia Postale e delle Comunicazioni. Dall’inizio della pandemia da Covid-19, la Polizia Postale ha intensificato il monitoraggio della rete con lo scopo di scongiurare l’aumento di questi reati. La sospensione delle attività scolastiche, la conseguente e l’attivazione della didattica a distanza hanno portato una grande fetta della popolazione a utilizzare intensamente il computer. Molti sono stati gli episodi di intrusione nelle piattaforme dedicate agli studenti e troppi gli accessi non autorizzati sulle app di messaggistica (come Telegram, ad esempio).
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Per fare un confronto tra i dati del 2019 e quelli del 2020, il C.N.C.P.O. ha segnalato un incremento del +86.48% di persone arrestate, un +132,30% di casi trattati, +48,43% di perquisizioni e un +69% del materiale sequestrato. Il lavoro, svolto settimanalmente, è stato un monitoraggio dei dati relativi alla vittimizzazione dei bambini e dei ragazzi in rete, al fine di monitorare la minaccia cibernetica in un momento di fragilità emotiva. Purtroppo la pedopornografia è una piaga che affligge letteralmente tutto il mondo: ad ottobre la “rivoluzione” su PornHub ha fatto emergere uno spiraglio di luce in quello che è il mondo buio della pornografia online. Grazie al costante impegno della Polizia Postale e del C.N.C.P.O si spera di scongiurare questi reati e fare giustizia per tutte le vittime di pedopornografia.