È stato investito sull’Aurelia, all’altezza del chilometro 113, nel territorio che fa capo al comune di Montalto di Castro. Vittima un operaio romeno di 44 anni che lascia un figlio di 14 anni e due fratelli gemelli. A raccontare quanto accaduto alle autorità, un uomo di 56 anni, M. M. originario di Civitavecchia, che inizialmente credeva di aver investito un grosso animale.
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Il pedone investito sull’Aurelia
Nel corso di queste settimane le indagini sono andate avanti e questa mattina, lunedì 30 gennaio, presso la stazione dei carabinieri di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, è stato conferito ad un consulente tecnico d’ufficio l’incarico di ricostruire la dinamica del tragico incidente costato la vita a questo il nome del pedone investito lungo l’Aurelia e ucciso nel tardo pomeriggio di domenica 22 gennaio da un’auto (inizialmente) pirata, una Citroen C5. La vittima avrebbe compiuto 45 proprio il 29 gennaio. Com’è tristemente noto, invece, si trattava proprio dell’operaio di origini rumene che stava camminando a bordo strada e che è stato falciato dalla vettura proveniente dalle sue spalle, decedendo con ogni probabilità sul colpo, e sbalzato al di là dello spartitraffico centrale, con la conseguenza che poi il suo corpo è stato travolto e mutilato da diversi altri veicoli che sopraggiungevano nel senso opposto, verso Grosseto.
La decisione del Pubblico Ministero
Il Pubblico Ministero della Procura di Civitavecchia titolare del relativo procedimento penale, il dott. Alessandro Gentile, ha automaticamente iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio stradale, con l’aggravante della fuga, il cinquantaseienne. Essendo chiare le cause del decesso dovuto all’investimento, il Pm non ha ritenuto necessario effettuare l’autopsia su quel che restava della povera salma della vittima, rilasciando già mercoledì scorso il nulla per la sepoltura. Ha invece disposto un accertamento tecnico non ripetibile per chiarire la dinamica del drammatico sinistro, nominando per questo scopo – come consulente tecnico d’ufficio – l’ingegnere Riccardo De Santis. Alle operazioni peritali, che inizieranno il 9 febbraio, parteciperà anche l’ingegnere Nicola Bartolini, quale consulente tecnico di parte messo disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società quest’ultima specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso il consulente legale Matteo Cesarini, si sono affidati i congiunti di Puscasu per fare piena luce sui fatti e per ottenere giustizia; il tutto con la collaborazione dell’avv. Alessandro Giuseppe Maruccio, del foro di Civitavecchia.
La vittima
Il quarantaquattrenne- che si trovava in Italia da diversi anni e che da ultimo era domiciliato a Tarquinia – lavorava come operaio, con mansione di operatore alla motosega e addetto al controllo della vegetazione infestante presso la Inam, grossa impresa con sede legale a Roma e sede operativa proprio a Montalto di Castro che, tra i vari ambiti d’azione, opera anche nel campo dell’ingegneria naturalistica e degli interventi forestali. Ioan Puscasu lascia un figlio di 14 anni in Romania e due fratelli gemelli. La salma domenica è stata rimpatriata e nei prossimi giorni saranno celebrati i