Ragazza ventenne è stata stuprata durante il ricovero in Pronto Soccorso: la vicenda è avvenuta in Provincia di Milano.
Violenza sessuale al Pronto Soccorso. La vicenda ha visto vittima una ragazza, ricoverata in ospedale per dei problemi di salute. Nonostante ciò, un operatore della struttura ospedaliera avrebbe dato vita a uno stupro verso la giovane. La ragazza sarebbe riuscita a fuggire solo a rapporto sessuale concluso, chiedendo aiuto per i corridoi dell’ambulatorio agli infermieri. Per la vicenda, è stato fermato un dipendente dell’ASL.
La paziente stuprata al Pronto Soccorso
Come spiega Leggo, la gravissima vicenda si è sviluppata nell’Ospedale di Vizzolo Predabissi, un piccolo Comune nella Provincia di Milano. La ragazza, di appena vent’anni, sarebbe stata violentata da un magazziniere della struttura. L’uomo, di 28 anni e residente nella zona di Lodi, avrebbe consumato il rapporto sessuale con la ragazza sulla barella del Pronto Soccorso. Una storia che la giovane prima ha raccontato agli infermieri e, successivamente, anche ai Carabinieri intervenuti all’interno dell’ospedale.
La difesa del magazziniere
Il 28enne italiano era assunto come magazziniere della struttura ospedaliera. Fermato e poi ascoltato dai militari, avrebbe affermato che il rapporto sessuale con la ragazza era pienamente consenziente. L’uomo, dopo la violenza sessuale, si era addormentato sulla barella della ragazza: qui è stato trovato dai militari, che l’hanno ammanettato e poi portato nella struttura carceraria più vicina.
Al momento dell’arresto, sul 28enne non risultavano precedenti penali o denunce per molestie sessuali. Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri, anche per valutare l’ipotesi che i due ragazzi si conoscessero prima del ricovero della giovane donna. Pur rimanendo in carcere, il magazziniere si proclama innocente davanti alle accuse della 20enne. Nelle prossime ore potrebbe essere nuovamente ascoltato dai magistrati, probabilmente per capire quale rapporto c’era con la vittima in ospedale.