Fiumicino. Un tentativo di rapimento, precisamente di sottrazione di minore, a Fiumicino nella mattinata di sabato scorso, intorno alle 10. Il bimbo italiano, di appena 8 anni, stava giocando nel giardino di casa, ma poi, come lui stesso ha raccontato, sarebbe stato avvicinato da un uomo di circa 50 anni, che lo ha afferrato con la forza con l’obiettivo di trascinarlo verso la sua auto.
Fiumicino, cerca di rapire un bimbo e lo trascina nella sua auto: è caccia all’uomo
Tentato rapimento a Fiumicino
Ma il piccolo, fortunatamente, era riuscito a chiedere aiuto e a liberarsi da quella stratta. Avrebbe sferrato un calcio all’uomo, svincolandosi e riuscendo a tornare dalla madre, la quale, nel frattempo, aveva sentito la sua richiesta di aiuto e si era subito precipitata fuori per capire cosa stesse succedendo. Sulla vicenda, che ha scosso la comunità, sta continuando ad indagare la Polizia del Commissariato di Fiumicino. Il piccolo, nonostante il grandissimo spavento, ora sta bene ed è ritornato con la mamma. Il fratello maggiore, ha raccontato a Repubblica: “Mi voleva portare dentro la sua macchina, tipo una Citroen rossa. Urlavo, lui non parlava e gli ho dato un calcio proprio lì sotto. Poi ho iniziato a correre velocissimo verso casa. Questo mi ha raccontato mio fratello piccolo e per me non mente. Mia mamma è preoccupatissima, papà nervoso. Ci chiediamo cosa stia accadendo e siamo spaventati, qui da noi non è mai successo nulla”.
Il racconto e le indagini sul caso
Dopo quel racconto, una paura sotterranea si è insinuata lungo le strade del Comune di Fiumicino, località che si trova a poco più di 30 chilometri da Roma. Il piccolo di otto 8 anni stava giocando nel giardino del condominio di tre piani in una strada stretta. Quando all’improvviso un uomo ”grande” ha cercato di portarlo via con la forza. Inevitabilmente, dopo il racconto del bambino, il quale è riuscito anche ad indicare anche un’età approssimativa dell’uomo – circa 50 anni – tutta la comunità è in forte apprensione, e tutti gli occhi sono puntati sulle indagini che, nel frattempo, proseguono. E le indagini, a loro volta, puntano gli occhi su quella strada: Via Arsia, dove ci sono diverse abitazioni, anzi, una catena di villette e palazzine basse.
Le testimonianza: l’auto rossa
Proprio sui residenti di quella via si stanno ora concentrando le ricerche: ogni dettaglio o testimonianza potrebbe essere di vitale importanza. Anche perché alcune di quelle abitazioni hanno delle telecamere di sicurezza che puntano sull’ingresso e potrebbero aver captato qualche movimento. I testimoni, al momento, scarseggiano. Qualcuno dichiara di aver sentito a quell’ora circa un’auto fuggire. Ma niente di concreto. Le indagini sono coordinate dalla procura di Civitavecchia, sono in mano alla sezione Reati contro i minori della squadra mobile.
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