La visita del ministro delle infrastrutture ha indispettito gli utenti sui social che, dopo aver visto il video in cui loda il pastificio campano, hanno risposto con uno shitstorm a suon di “boicottiamo Rummo”.
La trovata di comunicazione di Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, che ha visitato nelle ultime ore il pastificio Rummo non ha funzionato. O meglio, ha funzionato per i suoi canali, dove i commenti e le visualizzazioni sono esplosi, ma non ha trovato d’accordo migliaia di utenti in rete che, scagliandosi contro Salvini, hanno deciso di buttare nel calderone dell’odio social anche l’azienda di Benevento.
Haters contro Rummo e Salvini: “Il pastificio si fa rappresentare da un politico contro il Sud”
Sembra passata un’era da quando Salvini cantava “Senti che puzza, arrivano i napoletani”. Pontida 2009, un ricordo indelebile per tanti cittadini del meridione, molti di loro infatti hanno risposto alla visita di Salvini al pastificio Rummo commentando che “si fa rappresentare da un politico che odia il Sud”.
Un’accusa che ha scatenato una vera e propria campagna di boicottaggio dell’azienda su X, con tanto di hashtag #boicottiamorummo. Il giudizio di Salvini, esterrefatto dalla quantità di pasta che Rummo produce quotidianamente ed esporta dall’Italia però è tutt’altro che una cattiva cartolina: “Qua fanno 800.00 pacchi di pasta al giorno”, esclama il ministro in camice bianco e cuffietta, “Alla faccia di quelli che vogliono la farina d’insetti, i vermi, le cavallette. A tutti quelli che a Bruxelles combattono la dieta mediterranea. Viva la nostra pasta, viva la nostra qualità”. Nonostante la cartolina Made in Italy, però, per i meridionali bruciano ancora gli sfottò del ministro leghista.
Cosimo Rummo: “Dietro questo invito c’è sempre un’azienda fatta di gente che lavora”
Chi invece ci sta seriamente rimettendo da questo boomerang comunicativo è proprio il pastificio Rummo e tutti i dipendenti che vi lavorano. Cosimo Rummo, presidente del pastificio, a risposto agli attacchi definendosi “Senza parole”. “Il ministro delle Infrastrutture si trova a Benevento per degli investimenti”, ha spiegato in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno, “Chiede di visitare lo stabilimento, avrei dovuto chiudergli la porta in faccia?“. In passato lo stabilimento, come ricordato dall’imprenditore, vide anche la presenza di Gentiloni da premier e Andrea Orlando come ministro. “La pasta è l’alimento più democratico che esiste al mondo”, ha spiegato Cosimo Rummo, “Dietro questo invito c’è un’azienda fatta di gente che lavora.”