Prima il passaparola durante il lockdown, poi da un gruppo WhatsApp – che in poco tempo è arrivato a 73 partecipanti – si è formata una vera e propria associazione. L’U.P.B.A.C.P (Unione Parrucchieri Barbieri Acconciature Comune di Pomezia) nasce così, l’11 marzo del 2020 da un’idea di Alessio e Umberto Cerioni. E di piccoli (grandi) passi ne sono stati fatti dal quel giorno: dagli scambi di idee e ideali ai primi incontri con la giunta comunale, per passare poi all’affissione di manifesti per combattere il lavoro sommerso e l’abusivismo della categoria. Ora, l’associazione di Pomezia ha lanciato una petizione per far abbassare l’aliquota Iva, e di conseguenza le tasse, per barbieri ed estetiste. Su Change.org, a questo link, si può firmare la petizione.
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“Noi non siamo artigiani, ma operatori di servizi alla persona. Questo posizionamento è riconosciuto a livello fiscale in gran parte del mondo, Europa inclusa, tranne che in Italia”. La pressione fiscale è insostenibile, le tasse troppe: parrucchieri, barbieri ed estetisti chiedono di salvare la categoria, equiparando le tasse e abbassando l’aliquota Iva.