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Parco del Circeo, i daini sono troppi: ok dalla Regione per l’abbattimento

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Via libera della Regione Lazio sull’abbattimento dei daini nelle campagne di Sabaudia. La Asl Roma 1 di Latina da mesi ha condiviso le preoccupazioni per la massiccia presenza dell’animale nell’area del Circeo. Un fenomeno per cui il distretto sanitario ha deciso, una quindicina di giorni fa, di avanzare la richiesta alla Regione per poter aprire la caccia ai daini e smaltirne il numero. La proposta è stata accolta favorevolmente e, entro marzo 2024, si potrà così cacciare un numero limitato di esemplari.

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Caccia ai daini al Circeo: come avverrà l’abbattimento

I daini nel Parco Nazionale del Circeo a oggi sono troppi e già in passato gli animali sono tracimati anche fuori dal perimetro dell’area protetta, finendo su strade col rischio di provocare incidenti. Di fronte a questa situazione, la Asl Roma 1 di Latina più volte ha lanciato l’allarme, chiedendo di adottare un piano di abbattimento che finalmente la Regione ha accolto.

Si potranno perciò abbattere entro e non oltre marzo 2024 al massimo 80 esemplari di daini. L’abbattimento però non potrà essere effettuato dentro al Parco, ma solo ai margini. I cacciatori perciò dovranno appostarsi nelle aree confinanti di Sabaudia e potranno colpire gli animali sono in orari specifici, dall’alba al tramonto.

Tra “aste” e “adozioni” di daini: le soluzioni precedenti

Le aree interessate dal sovraffollamento di daini coinvolgono anche altre zone del litorale, come Fregene e Fiumicino.  Come raccontato anche da Andrea Rinelli, direttore dell’oasi Wwf del litorale romano, da dopo la pandemia, nel 2019, ci sarebbe stato un aumento significativo di daini in zona. Molti di questi animali si avvicinano troppo ai luoghi abitati e soccombono perché investiti dalle auto ignare degli animali sulla carreggiata. A volte, invece, uscire dalle aree protette vuol dire anche esporsi ai predatori o a casi di avvelenamento nelle aree agricole.

Ecco perché più volte i Comuni del litorale, in primis Sabaudia, hanno cercato delle strategie di contenimento per ridurre la popolazione di daini. Nel 2021 per esempio fu proposta la prenotazione per i capibranco, ma la decisione fu molto discussa perché spesso gli esemplari erano selezionati da cacciatori o da macellai, che non avrebbero tutelato l’animale fuori dall’oasi protetta. A fine anno, così, il Comune di Sabaudia pubblicò un bando per l’adozione di daini, ma solo a “scopo ornamentale”. Una misura che, però, non ha mai arginato il fenomeno, costringendo così l’area a un sovraffollamento.

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