Nella prima serata di ieri, venerdì 1 marzo 2019, nove consiglieri comunali della Città di Palestrina, innanzi ad un notaio, hanno rassegnato le dimissioni dalla carica elettiva – in maniera contestuale – decretando lo scioglimento dell’ Assise cittadina e la caduta dell’ Amministrazione del sindaco Adolfo De Angelis.
La situazione politica a Palestrina, ormai da tempo, non era più fluida, per lo sgretolamento della maggioranza di centrosinistra che, dopo numerose lacerazioni interne, non era più tale.
Il fulmine più “luminoso”, che ha scaturito quanto in narrazione, è stato, senza ombra di dubbio, la mozione di sfiducia che, presentata da dieci consiglieri comunali su diciassette assegnati, lo scorso 21 febbraio, descriveva nitidamente la crisi, irreversibile, che, senza l’ accelerata di cui in cronaca, avrebbe conosciuto l’ espressione incendiaria nella discussione del documento.
L’ evidenza politica più importante, è quella che assegna al Partito Democratico (formazione politica dell’ ormai ex sindaco di Palestrina, Adolfo De Angelis) il ruolo di “ago della bilancia”: con tre firmatari su nove, infatti, è risultato determinante per la fine anticipata (seppur di qualche settimana) del governo locale.
Quelle di domani, domenica 3 marzo 2019, saranno delle Primarie non euforiche per i democratici prenestini.