Un angolo di via Ostiense che, seppur abbia portato tanta innovazione nel quartiere, non vuole rinunciare né abbandonare le tradizioni. Questa è la storia di DoppioZero che – come un cane di nove anni non più scelto da nessuno – ha adottato la vecchia edicola del quartiere: costretta alla chiusura da qualche anno.
I proprietari, ormai anziani, non riuscivano più a mantenere il negozio e i suoi costi. La cosa più facile sarebbe stata quella di rimuoverla per fare spazio e ampliare il locale ma il gestore di Doppiozero non ha voluto.
DoppioZero: il locale che ha adottato l’edicola
“Siamo orgogliosi di annunciare la riapertura e la riqualificazione della storica Edicola di Piazza del Gazometro. Un omaggio a Doriana e alla sua famiglia la cui gestione dell’edicola ci ha permesso di vivere per anni di ciò che noi amiamo definire « piaceri quotidiani».”
Si legge nel post che DoppioZero ha dedicato all’edicola e continua:
“Un nuovo spazio esterno caratterizza la rinascita della piazza. Dopo un periodo così difficile vi aspettiamo dalla colazione al pranzo, dall’aperitivo alla cena fino al dopocena con le nostre produzioni artigianali di cibo e bevande che si arricchiscono del sapore dei quotidiani, delle riviste e dei libri”.
In una lunga intervista rilasciata a la Repubblica il proprietario, Edoardo, si racconta e si svela nella sua scelta a-tipica ma di gran cuore. “Io ci sono da quando ero piccolo. Mio padre aveva il forno qui e l’edicola c’è sempre stata. Era un punto focale del quartiere. Ci viveva anche Ozpetek, prima di diventare famoso e nessuno sapeva che era lui, ci conoscevamo tutti e non c’era tanta gente che veniva dall’esterno”.
La difficoltà di un edicola, al giorno d’oggi, è proprio quella di vendere i giornali. Inserendo questa vendita in un contesto differente (di bar, locale, brunch o caffetteria) la gente è più invogliata a leggere una rivista o un cartaceo.