Roberto Di Paolo alle 16.15 farà la conferenza stampa dell’Ostiamare, dove promette di fare chiarezza e importanti rivelazioni attorno alla questione dello stadio Anco Marzio.
La diretta della conferenza sarà visibile sulla nostra pagina Facebook e questo articolo.
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La risposta del Presidente dell’Ostiamare a Onorato
La conferenza stampa si pone l’obiettivo di rispondere al Consiglio del X Municipio del 13 ottobre, dove l’assessore Alesssandro Onorato aveva velatamente inteso come la famiglia Di Paolo avesse falsificato il famoso documento della Lega Nazionale Dilettanti per il Pubblico Spettacolo. Una situazione paradossale, dove le parole dell’attuale Assessore allo Sport di Roma Capitale non solo colpiscono il patron dell’Ostiamare, ma anche il figlio Alessandro Di Paolo.
Come abbiamo raccontato, una situazione che probabilmente sfocerà nei tribunali. Il Presidente della squadra calcistica di Ostia, già si è detto pronto a difendersi legalmente dalle insinuazioni dalle insinuazioni di Alessandro Onorato. Oggi la partita non è solo difendere la dignità di una squadra calcistica, i suoi dirigenti e soprattutto i giocatori, ma soprattutto il nome della famiglia Di Paolo.
Come sta evolvendo la situazione allo stadio Anco Marzio
Come avevamo analizzato in precedenza, la gestione di Roberto Di Paolo eredita diversi abusi edilizi all’interno del centro sportivo dove risiede lo stadio Anco Marzio. Nonostante le responsabilità delle strutture non siano da additare all’attuale Presidente della società, il patron si è messo a disposizione per la messa in regola dell’impianto nell’arco di tre anni.
Intanto, già da ieri gli operai sono al lavoro all’interno dello stadio Anco Marzio. In un video che gira su Facebook, si vedono due operai che smontano una tribuna ospiti ai bordi del campo. Gli addetti ai lavori si vedono all’opera mentre smontano ferri e sedili, nonostante la delusione di tanti tifosi dell’Ostiamare. La rabbia è tanta, soprattutto perchè quei posti erano agibili e soprattutto molto comodi per seguire la squadra di casa.
La conferenza
“Ci tengo innanzitutto a chiarire la posizione di mio figlio Alessandro perchè le ultime dichiarazioni rilasciate dall’assessore Alessandro Onorato potrebbero lasciare spazio a qualche dubbio che però non ha ragione di esistere. Quando ci è stato notificato di non poter giocare a porte aperte, cosa che avevamo fatto fino a qualche giorno prima, perché per l’iscrizione al campionato bisogna dare la documentazione relativa al campo, a cui aveva provveduto il precedente concessionario, ho personalmente chiesto alla Lega Nazionale Dilettanti, dipartimento Interregionale, quale documento fosse stato allegato a supporto della domanda di iscrizione al campionato per garantire il regolare svolgimento delle gare all’interno dell’impianto fino a quel momento”, ha detto Di Paolo in apertura.
“La Lega Nazionale Dilettanti ci ha prontamente risposto inviandoci l’ormai famoso documento che aveva permesso di giocare alla precedente gestione. Ribadisco dunque che quel documento era allegato alla domanda di iscrizione al campionato 2021/22 effettuato dal precedente concessionario. Ho consegnato il documento a mio figlio che lo ha direttamente portato alla questura sicuro di chiarire la problematica sorta potendo contare su un documento fornito direttamente dagli uffici preposti. Tant’è che Alessandro ha già chiarito a verbale nelle sedi opportune quanto è accaduto. Questo proprio per sgomberare qualsiasi dubbio su chi avesse o meno artefatto in qualsiasi maniera tale documento”.
I lavori allo stadio
Da qui ci si concentra poi sulla vicenda dell’impianto: “Chiarito questo primo punto, ritengo doveroso far luce su un’altra questione legata alla vicenda stadio. Il 28 Gennaio ho acquisito le quote dell’Ostiamare, con atto notarile sottoscritto in mattinata, e in serata arriva una PEC con cui convocano un sopralluogo del campo per il 3 Febbraio che avrebbe poi riscontrato alcune irregolarità. Il punto chiave è che solo nei mesi successivi vengo a sapere dalle dichiarazioni dell’assessorato che già in data 15 dicembre 2021, quindi ben prima del mio insediamento avvenuto il 28 gennaio 2022, la commissione Pubblico Spettacolo del Comune di Roma si era recata presso il campo e ha redatto un verbale con cui non ha rilasciato l’autorizzazione di Pubblico Spettacolo e di questo erano notiziati tutti gli uffici competenti. Anche qui preciso che se pur già gestivo la prima squadra da agosto 2021 non avevo e non potevo avere alcun accesso diretto alla PEC, alle mail e alla documentazione che era interamente gestita e controllata dal precedente gestore, nonché presidente della società a cui versavo un canone mensile per avere la gestione prettamente sportiva della prima squadra. A questo punto mi chiedo perchè dal 15 dicembre 2021, giorno in cui l’assessore dichiara che c’era stata una corrispondenza tramite PEC con la vecchia gestione, nessuno è intervenuto fino al 28 Gennaio 2022”.
Il cronoprogramma
Un altro aspetto trattato nel corso della conferenza stampa è stato quello del cronoprogramma proposto dal presidente dell’Ostiamare al Comune di Roma: “Abbiamo proposto al Comune di Roma un cronoprogramma di tre anni per eliminare tutte le irregolarità edilizie compiute dalla precedente gestione e nelle more attraverso l’utilizzo di strumenti urbanistici provvisori che ci permettessero di mandare avanti l’attività sportive e sociali permettendo così alle famiglie di continuare ad utilizzare l’impianto. Ho però riscontrato una mancanza di collaborazione nei fatti, perchè se a parole le istituzioni si sono sempre dimostrare pronte a collaborare per arrivare a quell’obiettivo, nella pratica ciò non è accaduto viste risposte che ci intimavano di chiudere immediatamente tutte le strutture che non avessero avuto un permesso edilizio regolare. Il che significherebbe chiudere l’impianto”.
Figli e figliastri?
In chiusura il presidente solleva un altro punto: “Voglio anche ricordare che nel 2017 il Comune di Roma in una nota della Commissione Sport e Benessere e Qualità della Vita, da parte di esponenti dello stesso partito dell’assessore Onorato, hanno dichiarato che tribuna e spogliatoi erano stati fatti a fini sociali e se pertanto si potesse verificare la possibilità di evitarne la demolizione. Ritengo che questa iniziativa della commissione sia meritoria perchè tutela i centri sportivi che sono luogo di aggregazione sportiva e sociale per centinaia di ragazzi e famiglie. Mi chiedo però se dal 2017 si era a conoscenza di una simile situazione perchè si è aspettato il 2022 per procedere?”. L’ultima battuta il presidente la riserva per uno sguardo al futuro: “Io vado avanti e voglio rimodernare il centro, quello di cui ho bisogno è avere rapidità nella concessione dei permessi per ricostruire velocemente quello che ho già cominciato ad abbattere a causa delle irregolarità della passata gestione”.
Ostiamare, iniziato lo smontaggio della tribuna allo stadio Anco Marzio