“Suo marito mi ha tamponato. E l’assicurazione non può coprire il danno, quindi dovrà pagare lei. Adesso manderò qualcuno a prendere i soldi”. A parlare un sedicente avvocato, che con tono minaccioso si rivolge a un’anziana signora di Ostia. La donna, impaurita da eventuali conseguenze, acconsente, ma non ha tutti quei soldi in contanti. “Non fa niente: mi dia il resto in oro e gioielli, va bene lo stesso”, risponde il truffatore. Ed ecco che la donna prepara tutto quello che ha in casa, in attesa di quello che pensa sia un carabiniere, che verrà di lì a poco a prenderlo per evitare che suo marito passi i guai per l’incidente provocato.
È l’ennesima truffa agli anziani, e il secondo colpo nel giro di breve tempo a Ostia. Dopo la coppia di malviventi fermata ieri, un altro uomo è stato bloccato e arrestato dagli agenti della Polizia Stradale mentre scappava in direzione Napoli. Ed è stata proprio l’elevata velocità ad insospettire i poliziotti che hanno deciso di fermarlo ed approfondire la situazione. Risalendo infine alla povera vecchietta raggirata sul litorale.
Truffa del finto incidente stradale e del marito in difficoltà a Ostia
Ma andiamo con ordine. Il bandito, poco prima, insieme ad un’altra persona, aveva messo a segno infatti la truffa ai danni di un’anziana signora residente a Ostia, nel X Municipio. Lo stratagemma utilizzato in questo specifico caso è stato quello del “finto incidente” e del “parente in difficoltà“, uno dei trucchi maggiormente diffusi, sebbene messo in atto talvolta con delle varianti, per carpire la fiducia delle ignare vittime. Alla vittima viene comunicato che il parente, spesso il marito, ha avuto un incidente e che ci sono problemi con l’assicurazione. Il familiare rischia grosso, sia civilmente che penalmente, ma può essere scagionato: per farlo bisogna pagare una somma, in questo caso 4.900 euro. Ovviamente è tutto finto.
Dall’altro capo del telefono si alternano più soggetti che confondono la vittima: prima un Avvocato, poi un finto Carabiniere, seguendo sempre uno stesso, preciso copione (la stessa truffa è stata tentata poche settimane fa a Pomezia). Alla fine viene concordato l’incontro, a casa della persona, per raccogliere soldi o altri oggetti preziosi che finiscono così nelle mani dei truffatori. E quando ci si accorge della truffa è ormai troppo tardi. La donna, sentendo che il marito rischia addirittura 6 mesi di carcere se non paga subito i danni arrecati con l’incidente, prepara tutti i soldi in contanti che ha in casa – 960 euro – e l’oro che tiene da tutta la vita: 270 grammi. Bracciali, catenine, orecchini. Ricordi che vanno dall’infanzia fino all’età adulta. Tutto viene consegnato all’uno che si presenta alla porta. E che, dopo aver preso il sacchetto, scappa su un’auto a noleggio.
Truffatore inseguito e fermato sull’autostrada dalla Polizia Stradale
Stavolta però al malvivente è andata male. Sì perché mentre stava rientrando a Napoli, di cui è originario, è stato tradito dall’alta velocità mantenuta sull’autostrada con l’auto. La sua guida spericolata ha infatti attirato le attenzioni di una pattuglia della Stradale che ha iniziato così a seguirlo intimandogli infine l’alt; ma il truffatore, in un primo momento, ha provato a scappare, dando vita ad un breve inseguimento, prima di essere fermato dagli agenti. “Scappavo perché in macchina ho abiti contraffatti”, si è giustificato l’uomo. E in effetti nell’auto, nel bagagliaio, erano presenti alcuni capi d’abbigliamento taroccati. Tuttavia la versione non ha convinto appieno i poliziotti che hanno deciso così di approfondire il controllo: e così è spuntata fuori la refurtiva della truffa che, tra contanti e oro, superava di gran lunga la cifra richiesta dai malviventi. Messo alle strette il bandito, alla fine, non ha potuto far altro se non confessare le sue responsabilità finendo così in arresto.