Si sono ritrovati davanti alla bau-beach sul lungomare Duca degli Abruzzi per contestare l’impossibilità di andare in una spiaggia attrezzata come – al contrario – già permesso ai possessori di animali. Una cinquantina di residenti questa mattina hanno protestato a Ostia contro la mancanza di pulizia e di assistenti bagnanti nei tratti di arenile di competenza comunale.
“L’unico tratto attualmente fruibile, in quanto già assegnato – lamentano i cittadini in protesta – è proprio questo relativo alla spiaggia dei cani. L’arenile è pulito e circondato da una recinzione, che delimita i 300 metri di spiaggia”.
Le polemiche
Le polemiche per la spiaggia dei cani a Ostia sono sempre esistite, anche negli anni passati. Anche la scorsa stagione la presenza di una bau-beach più centrale rispetto a quella posta verso Castel Porziano aveva fatto storcere il naso a chi sosteneva che, in questo modo, si sarebbe sottratto spazio a bambini, disabili e anziani. Di contro, l’esigenza dei proprietari dei cani, specialmente di chi – anche anziani o categorie fragili – non ha propri mezzi di traporto e vuole andare in spiaggia con i propri animali.
“Non vogliamo scatenare una guerra tra poveri – precisano i manifestanti – Semplicemente chiediamo che anche per gli esseri umani vengano erogati gli stessi servizi che vengono erogati per i quattro zampe”. “E magari – aggiunge Vanessa – che quella assegnata ai cani venisse invece data a bambini e disabili, visto che è posizionata in una zona ad alta densità abitativa, piena appunto di bimbi e persone fragili. Potrebbero spostare questa in un posto più decentrato”. “E poi – fa notare Laura – basta vedere come è stato realizzato il divisorio tra la spiaggia bagnanti e quella dei cani. Chi vive quelle spiagge non è tutelato e chi risiede lì è costretto a imbarcarsi come un somaro per raggiungere un’altra spiaggia”. “Bisognerebbe tutelare anche le persone disabili in carrozzina come mio figlio – afferma Giancarlo – vedo che come tutti gli anni scivoli e pedane sono ricoperte di sabbia: loro non hanno diritto come tutti di andare al mare?”
“Occuperemo la spiaggia”
Vanessa si fa portavoce del malcontento di numerosi abitanti del quartiere. “Se la spiaggia dovesse restare qui, non potremmo portare i disabili con l’ossigeno al mare, né tantomeno gli anziani o i bambini piccoli. Fare avanti e indietro due volte al giorno sarebbe impensabile, perché la spiaggia successiva è distante per chi ha problemi di deambulazione o, peggio, di respirazione. Questa è sempre stata una spiaggia libera dove chiunque poteva andare, adesso invece chi ha paura dei cani non può più farlo, soprattutto i soggetti fragili”.
Il gruppo di manifestanti è deciso a proseguire con la protesta. “Domani andremo in Municipio, vogliamo parlare con il Presidente Mario Falconi o con qualcuno al suo posto. Se nessuno ci ascolterà, siamo pronti ad occupare la spiaggia: non faremo entrare nessuno. Noi vogliamo tutelare anche i cani: qui non c’è neanche una fontanella per farli bere. E, ripetiamo, non siamo contro gli animali in spiaggia, vogliamo solo che ci siano gli stessi diritti anche per i più fragili”. La battaglia non riguarda però solo la bau-beach: i cittadini protestano anche per il degrado e la sporcizia in molte spiagge, oltre alla già citata mancanza degli assistenti bagnanti, che rende poco sicuro fare il bagno. “La spiaggia dove una volta c’era il Faber è senza bagnino, l’arenile è lurido, neanche un secchio per i rifiuti. Aggiungo: docce senz’acqua. Una vergogna”, commenta Andrea.
La replica del Municipio
Alle accuse risponde il Direttore del X Municipio, Marcello Visca, che aggiorna sulla situazione degli affidamenti delle spiagge libere. “Sono stupito che protestino per la scelta del posto. Quella è una spiaggia dove per metà non è balneabile, perché è vicino al porto. Quindi non si capisce la protesta. Abbiamo lasciato quelle migliori a bambini, anziani e disabili. Proprio nelle scorse ore, oltre alla Bau-Beach, abbiamo assegnato la spiaggia “Grigio” e la “SPQR”, quindi a disposizione dei cittadini ci sono altri due arenili attrezzati. Quello che manca, lo ammetto, sono gli assistenti bagnanti, ma la questione è complessa a causa dei tempi dettati dal rispetto delle procedure di gara europee.
A Castel Porziano, invece, la situazione è contraria: la spiaggia è fruibile, ma non ci sono i chioschi per una questione di regolarità. Abbiamo richiesto alla Capitaneria di Porto la concessione, al termine potremo richiedere il 45bis per poter avere l’affidamento temporaneo dei chioschi. Sarebbe poi chi gestirebbe i chioschi che si dovrebbe occupare della pulizia e di tutte le attività correlate nelle loro aree. Quello di cui invece abbiamo già disponibilità a Levante è del servizio di salvamento a mare: alla gara europea in questo caso si sono presentate due società e il servizio è stato affidato con una procedura d’urgenza alla “Terre Pontine”.
Niente salvataggio a Ponente
Ma, mentre a Levante i bagnini ci sono, nelle spiagge di Ponente il salvataggio non c’è. “Abbiamo posizionato dei cartelli multilingue che avvisano che la balneazione non è sicura”, spiega Visca. Questo di certo non risolve il problema. Se qualcuno si trova in difficoltà non sarà un cartello a salvarlo, ma il Comune sarà comunque “sollevato” da responsabilità. “Come dicevo, ci sono delle procedure da rispettare che prevedono dei tempi: purtroppo alla gara europea non si è presentato nessuno. Per le attività delle spiagge non ancora assegnate stiamo valutando tre associazioni che avevano fatto richiesta per la spiaggia SPQR. Abbiamo chiesto se sono intenzionate a aiutare l’amministrazione per le spiagge libere e ci sono delle possibilità affinché questo avvenga”.
Ma quali sono i tempi, sia per quanto riguarda Levante che Ponente? “Per le spiagge di Levante, quindi i chioschi, dobbiamo attendere i tempi della Capitaneria di Porto: penso si parli presumibilmente del 15 o 20 di giugno, perché serve il tempo per convocare la conferenza di servizi e trasmettere gli atti. Poi Ma poi serve qualche altro giorno per gli affidamenti”. Mezza stagione buttata, quindi? “Ci sono delle regole ben precise da rispettare, non abbiamo perso tempo. Abbiamo fatto due affidamenti dopo aver fatto una gara aperta. Questo ci ha portato a due affidamenti su sei. Adesso speriamo di poter arrivare a completare gli altri, con attività che siano all’interno delle regole”.
Problemi anche a Capocotta
Come se non bastasse, ci sono problemi anche a Capocotta, sempre legati ai chioschi. Ma stavolta tutto deriva dal Dipartimento di Tutela Ambientale. “Anche qui, come a Castel Porziano, sei chioschi hanno dei problemi legati alla funzionalità, che ne pregiudica l’apertura”, spiega Vista.
E, mentre su Ostia si riversa il Giro d’Italia, coprendo con una patina d’oro tutte le lamentele dei cittadini in quello che è il primo weekend di bel tempo di questa primavera che finora ha avuto il sapore dell’inverno, questa è l’ennesima tegola per l’estate dei romani e dei lidensi.
L’opposizione
L’opposizione intanto attacca l’operato della Giunta Falcone rispetto a quanto fatto finora. “Mentre l’Assessore capitolino al Turismo Onorato saluta in prima fila il Giro d’Italia e annuncia futuri milioni di investimenti europei per il lungomare di Ostia di cui nulla si sa per certo, sulle spiagge accanto si concretizza il fallimento più totale della gestione del Pd. Spiagge libere cittadine non assegnate, i Cancelli di Castel Porziano sequestrati e i gestori dei chioschi di Capocotta senza titolo, a cui giorni fa in Campidoglio hanno promesso soluzioni improbabili dal punto di vista delle regole, come l’imminente ipotetico affidamento nelle more di un bando che loro stessi chiedono da dieci anni, ma che nessuno ha mai colpevolmente fatto”.
A dirlo sono i Consiglieri capitolini di Azione Flavia De Gregorio e Francesco Carpano e il capogruppo in Municipio X Andrea Bozzi. “Cosa hanno aspettato in questi lunghi mesi Municipio X e Campidoglio? Perché nessuno si è mosso per tempo? E perché da un anno ormai si scontrano sulla Delega al Litorale che il Presidente Falconi vuol ridare al Sindaco con tanto di voto in Consiglio, mentre nessuno dalla maggioranza capitolina si azzarda nemmeno a rispondere?”
“Convocare il Prefetto: ci sono rischi per la sicurezza”
“Il Sindaco Gualtieri non ha saputo dare una gestione al suo mare e insieme al Municipio X sta di fatto lasciando i balneari unici detentori di una giornata al mare normale, ma a pagamento, con bagnini di salvataggio e possibilità di ristoro. Abbiamo atteso fiduciosi qualche giorno, sperando che si trovassero soluzioni per il bene di tutti. Ma ora possiamo solo dire che sono degli irresponsabili e che siamo molto preoccupati. Chiediamo al Sindaco di convocare subito il Prefetto e gli enti preposti alla gestione del Litorale, compresa la Riserva Statale da mesi priva dei suoi organismi, mai rinominati dalla caduta del Governo Draghi, per trovare soluzioni emergenziali per la tutela del prezioso ecosistema dunale, la gestione del traffico e della sicurezza, visto che anche con i chioschi chiusi a Castel Porziano e a Capocotta ci sarà comunque l’assalto dei bagnanti con rischi enormi per la sicurezza pubblica, la balneazione e l’ambiente”, concludono i consiglieri
Foto e video di Eugenio Landi
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