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Ostia, operazione “Take Away”: ecco come avvenivano i colpi (video)

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Dopo la notizia comunicata questa mattina riguardante l’arresto di due persone per i furti reiterati nel tempo ai danni dell’Ospedale Grassi di Ostia, arrivano ulteriori dettagli sull’operazione portata a termine dalla Polizia di Stato.

Le indagini andavano avanti da tempo, sin dall’Ottobre 2014 quando erano iniziati i colpi. Dopo un lungo e scrupoloso lavoro, con servizi di appostamento ed osservazione, gli agenti del commissariato di Ostia, diretto dal dr. Antonio Franco, sono riusciti ad incastrare un gruppo criminale composto da 4 persone.

Ostia, operazione “Take away”: poliziotti in incognito per arrestare i malviventi

Gli agenti si sono camuffati da infermieri ed inservienti e, con micro telecamere di registrazione posizionate in punti strategici, hanno individuato e poi arrestato B. P. e C. F., rispettivamente di anni 43 e 53, denunciando poi altre due persone, di 47 e 50 anni;  per i primi l’accusa è di furto aggravato, gli altri di ricettazione.

In particolare, dalla fine del 2014 al novembre del 2015 il sodalizio criminale, con il vincolo associativo, aveva effettuato reiterati furti all’interno del magazzino della mensa dell’Ospedale Giovan Battista Grassi di Ostia, gestita da una  società di Milano.

Nel corso dei colpi, “la banda” è riuscita a sottrarre generi alimentari per più di 80.000 euro, danneggiando beni pubblici di proprietà della ASL RM D per un totale di circa 20.000 euro. L’ideatore dell’attività è risultato essere proprio  B.P., che ha svolto, per un periodo, l’attività  di impiegato presso la sopracitata società.

Lo stesso, più volte di notte, con la complicità di C. F.,  all’epoca dei fatti ancora  magazziniere presso la medesima ditta, si è introdotto all’interno dei magazzini e, danneggiando la porta della cella frigorifera,  ha asportato ripetutamente una ingente quantità di derrate alimentari.

Le investigazioni hanno consentito inoltre di accertare gravi indizi di colpevolezza nei confronti  dei denunciati in stato di libertà i quali, ambedue gestori di attività commerciali (bar), hanno intrapreso rapporti poco prima della commissione dei reati e immediatamente dopo con  B.P., tanto che lo stesso è stato ripreso dalle telecamere mentre consegna la merce alimentare  presso gli esercizi commerciali o presso le residenze degli indagati.

A seguito degli elementi probatori trasmessi all’Autorità Giudiziaria, quest’ultima ha emesso nei confronti dei due soggetti rispettivamente la misura della custodia cautelare in carcere e la misura dell’obbligo di dimora, con obbligo di non allontanarsi, contestando ai predetti i reati di furto aggravato in concorso rinviando la valutazione  della posizione dei restanti soggetti al giudice del dibattimento.

 

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