Ostia. Si allarga sempre di più l’inchiesta che vede coinvolte le spiagge libere di Ostia. La Guardia di Finanza, proprio l’altra mattina, si è presentata negli uffici del X Municipio per acquisire la documentazione relativa agli arenili dati in gestione dall’amministrazione locale alle società che gestiscono il noleggio di lettini, sdraio e ombrelloni.
Il blitz della Finanza nel Municipio
Il blitz delle fiamme gialle è scattato dopo l’inchiesta interna fatta partire dal Campidoglio e a seguito di alcuni esposti delle associazioni cittadine che si sono rivolte all’autorità anti-corruzione. I militari hanno preso possesso dei faldoni relativi al bando di gara che ha portato alle assegnazioni degli arenili: qui ci sono i nomi di cooperative già citate nella relazione di accesso agli atti svolta dal prefetto Magno, documento che poi ha portato allo scioglimento del Municipio per infiltrazioni mafiose.
Ostia, il racket delle spiagge
A destare una certa attenzione è stato, in modo particolare, l’esito del bando sulle spiagge di Ostia Ponente: nessun partecipante. Non è la prima volta che una gara che interessa quei lotti di spiagge va a finire così: lo stesso fatto accadde anche nel 2014 – amministrazione Tassone – pochi mesi prima dello scioglimento del Municipio per mafia.
Al bando per le spiagge, nessun partecipante
Situazione citata, non casualmente, in un passaggio della relazione del prefetto Magno che non lascia dubbi. «Sintomatica di un possibile controllo esterno sulla procedura di aggiudicazione – così si legge nel documento – è la circostanza data dal fatto che un bando di gara per un’attività quale quella della gestione delle spiagge di Ostia vedeva la scarsa partecipazione delle società potenzialmente interessate».
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La lettera all’Anac
Anche il Campidoglio ora vuole vederci chiaro sulla faccenda. All’inizio del mese di giugno, infatti, è stato proprio il Segretariato Generale a inviare una lettera all’Anac – Autorità nazionale anti-corruzione – e al Direttore del X Municipio in cui si comunica l’avvio di «un’istruttoria interna sulle procedure per l’assegnazione dei servizi di balneazione sulle spiagge libere di Ostia, ai sensi dell’art. 8 del Regolamento del sistema integrato dei controlli interni di Roma Capitale». Il filone di indagine che ne consegue si riconduce anche ai recenti blitz proprio della Guardia di Finanza sulle spiagge libere di Castel Porziano e Capocotta.
Le parole del Presidente del X Municipio Mario Falconi
“Esprimo tutto il sostegno e la piena collaborazione, mia e dell’intera amministrazione municipale, ai militari della guardia di finanza che nel pieno esercizio delle proprie competenze hanno richiesto i faldoni relativi al bando di gestione dei lidi.” – Lo dichiara il Presidente del X Municipio Mario Falconi.
”Respingo tutte le insinuazioni”
“Come ho sempre detto, in qualità di cittadino e di medico, prima ancora che di Presidente di Municipio eletto, ho fatto della legalità e della trasparenza il mio credo. Rivendico con orgoglio l’operato della nostra amministrazione e, in merito alle parole del consigliere capitolino Paolo Ferrara, respingo al mittente con forza e convinzione, ogni sorta di insinuazione.”
Poi ha aggiunto: ”Non accettiamo lezioni da chi ha dimostrato negli anni scorsi una totale incompetenza amministrativa che ha portato ad invalidare numerosi bandi o renderli di fatto inattuabili. Per il Movimento 5 Stelle il tempo degli slogan acchiappa like è finito, i cittadini hanno toccato con mano la loro scarsa competenza e il giudizio sulla loro amministrazione mi sembra abbia dato luogo ad un verdetto elettorale ben evidente.”