Tragedia sfiorata questa mattina a Ostia, dove un incidente stradale stava per diventare un investimento mortale. È successo all’ora di pranzo di oggi, 27 maggio, intorno alle ore 13:00, sul Lungomare Lutazio Catulo, a poca distanza dall’entrata dello stabilimento Kursaal. A raccontare l’accaduto una delle protagoniste, la donna che stava attraversando la strada sulle strisce pedonali. “Sono viva per miracolo”, riferisce ai nostri microfoni Cynthia Badini, ancora scossa dall’accaduto, “e ringrazio il cielo per come è andata”.
Il racconto della protagonista
“Avevo iniziato ad attraversare la strada, ero ormai a metà carreggiata quando ho visto in lontananza arrivare a gran velocità un’auto rossa. Ho guardato verso la conducente, una ragazza. È stato un attimo, anche lei ha guardato me: ha capito e ha inchiodato, buttandosi dal lato della pista ciclabile, per cercare di non investirmi. Ma dietro di lei sopraggiungeva un camion, anche questo a velocità sostenuta. Il conducente, però, non ha fatto in tempo né a vedere me, né tantomeno a rendersi conto che la ragazza che lo precedeva aveva frenato di colpo per evitarmi“.
Cynthia è ancora scossa, anche se il pericolo è ormai passato. “Ho sentito un botto tremendo. L’istinto, nel frattempo, mi aveva fatto fare un salto verso pista ciclabile. È stato quello che mi ha salvato la vita. Se non fossi balzata verso la fine della strada, a quest’ora sarei morta. Il camion, infatti, ha colpito in pieno l’auto condotta dalla ragazza, sbalzandola in avanti di 2 o 300 metri. L’ha fatta volare fino all’entrata del Kursaal. Le sono sono scoppiati i vetri della macchina, sia quello del lunotto posteriore che quelli dei finestrini dietro. I vetri me li sono trovati sia in testa che dentro le scarpe: mi sono messa davvero tanta paura”.
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Svenuta dalla paura: ‘L’autista ha pensato fossi morta’
E la paura è stata talmente tanta che Cynthia è svenuta. “Appena arrivata sulla ciclabile sono caduta a terra svenuta. Credo sia stato il forte spavento. Ero immobile. So che mi ha soccorso un ragazzo, era la persona che stava seduta accanto al conducente del camion. Lui non è sceso subito dal mezzo. Era pietrificato dalla paura, pensava che io fossi morta, vedendomi ferma a terra. Quando si è ripreso ed è sceso, ha chiesto scusa alla ragazza alla guida dell’auto e a me. Eravamo tutti sotto shock”.
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