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Ostia, fiori in memoria delle vittime della strada: l’amministrazione dimentica, i cittadini no

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Ostia distratta in occasione della Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada, ti sei lasciata sfuggire l’occasione di organizzare qualche iniziativa in loro ricordo. Ma c’è chi non dimentica il triste tributo di sangue versato sulle tue strade”.

E’ questo il messaggio di denuncia lanciato sui social da “Sicurinstrada”, come spiega Antonio Mortai, promotore dell’iniziativa dei fiori sull’asfalto.

“#Sicurinstrada è una pagina creata e gestita dal sottoscritto all’indomani della tragedia che ha colpito la mia famiglia (2 gennaio 2015). È uno spazio seguito da quasi 500 persone dove tratto diversi argomenti che vanno dalla mobilità sostenibile, alla sicurezza stradale con particolare riguardo ai pedoni e ai ciclisti.

Un impegno che è poi confluito nella Consulta Cittadina per la Sicurezza Stradale mobilità dolce e sostenibile, istituita lo scorso anno dal Comune di Roma.

Riguardo la giornata del 18 novembre, non potendo essere a Roma a Piazza del Popolo, e vedendo che qui a Ostia, dove negli ultimi quattro anni ci sono state più di 25 vittime, non era stato organizzato nulla per ricordarle, di mia iniziativa ho voluto farlo deponendo un fiore sull’asfalto.
Un fiore appunto, simbolo della delicatezza, della bellezza e della spontaneità della Vita umana”.

Tra queste sono state ricordate: Maria e Mario Mortai, Garmen Gattullo, Gino Pierino Turco, Fabio Panci, Annamaria C., Jiuico Iosif, Lorenzo Greco, Gianni Danieli, Claudio Petroselli, Mauro Labio, Andrea Di Giacomo, Stefano Rossi, Antonio Massa, Fernando Cianfanelli, Giulio Palazzani, Ciro Melillo, Simone Urbano, Laura Lipera, Luca Miozzi, Daniele Ciocchetti, Cristian Sellari, Elena Aubry e Noemi Carrozza.

Sono stati ripercorsi i luoghi dove si sono verificati i tragici incidenti stradali e gli investimenti, e su ognuno di essi è stato deposto un fiore in ricordo delle vittime.

A guidare i volontari è Antonio Mortai, amministratore del gruppo Sicurinstrada.

Anche Fratelli d’Italia attacca la dimenticanza dell’amministrazione: “Nella Giornata Mondiale ONU delle Vittime della strada vogliamo far ben comprendere quanto l’Italia sia lontana dall’Obiettivo 2020 di riduzione degli incidenti fissati dalla Comunità Europea. L’introduzione del reato di omicidio stradale, una battaglia portata in Parlamento dal nostro movimento insieme ai familiari delle Vittime, è servita a mettere l’attenzione sulla responsabilità e sulla colpa cosciente di chi guida, ma è fondamentale insistere sulla cultura della prevenzione, per educare al rispetto delle regole ed a tutela di quel bene primario che è la vita stessa. Alcool, droga, alta velocità, uso continuo del cellulare alla guida non ci rendono più ‘fighi’, ma solamente più pericolosi per noi stessi e per l’incolumità degli altri. Quando ci mettiamo alla guida dobbiamo avere coscienza piena di questo. Così come il Governo e le Amministrazioni locali devono sentire addosso la responsabilità di una viabilità sicura: le nostre strade sono sempre più compromesse dalla mancata manutenzione, dall’assenza di segnaletica e in moltissimi casi anche di una inadeguata illuminazione“. Lo dichiara Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale del Dipartimento tutela Vittime di FdI.

A Roma vince la maglia nera la Cristoforo Colombo, con 248 incidenti stradali registrati solo nel 2018, 47 incidenti al mese, quasi due al giorno”. Prosegue Monica Picca.
“Come Fratelli d Italia abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica sul dissesto del manto provocato anche dalle radici dei pini, subito dopo che il consiglio municipale ci aveva fatto ritirare un documento sulla potature degli alberi. L’atteggiamento dei 5 stelle la dice lunga sulla loro idea di prevenzione e di sicurezza

In un territorio
– conclude la capogruppo di Fratelli d’Italia – dove le Vittime della strada, per lo più giovani, rappresentano un dato così sconcertante, sarebbe necessaria invece una Amministrazione che consideri come sua prima mission proprio la manutenzione delle arterie principali, la riparazione delle buche e una campagna di sensibilizzazione al rispetto delle regole del Codice della Strada“.

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