Ostia. L’estate sul litorale romano si fa sempre più complessa, difficile. E non parliamo solamente delle condizioni meteo che stanno letteralmente facendo perdere ogni speranza per un’estate che sembra più lontana, ma facciamo riferimento alla questione del groviglio che riguarda le spiagge libere del litorale del X Municipio.
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A Ostia i chioschi rimangono chiusi per l’estate
Un groviglio che va dalle spiagge di Castel Porziano e Capocotta, a quelle del centro cittadino, e che sembra impossibile da sbrogliare, almeno impossibile nei tempi utili perché il tutto possa essere pronto per l’estate imminente. Una delle prime novità, ad ogni modo, riguarda i ”cancelli”. Anche perché, ai quei famosi chioschi che nell’ottobre scorso finirono sotto sequestro, ora, sono stati tolti i sigilli. Di fatto, la Procura di Roma ha disposto il dissequestro, ma esclusivamente perché i proprietari possano rimuovere gli abusi.
Estate senza servizi per i turisti?
Da togliere, dunque, le vele di copertura e la zona d’ombra. Ma anche tavolini e sedie. I chioschi non hanno l’autorizzazione per poter rimanere aperti, e di conseguenza tutti i bagnanti e i turisti che arriveranno ad affollare le spiagge – tra le più frequentate in Italia, ricordiamolo – non troveranno nessun servizio a loro disposizione. Inoltre, al momento, pare non ci sia nessuna indicazione neppure per il futuro più anteriore. Nel concreto, a dettare le linee guida della prossima stagione dovrebbe essere il X Municipio che però ha escluso tutti questi arenili dalla consueta ordinanza balneare. Ma il caos va anche oltre, fino al confine con il Villaggio Tognazzi. Infatti, anche a Capocotta non ci sono documenti che possano consentire ai gestori e titolari dei chioschi di restare aperti e quindi garantire i servizi necessari all’accoglienza dei turisti. Una situazione di pura sospensione.
Gestori delle spiagge nel limbo
Come riportato anche dal Messaggero, l’avvocato Francesco Dell’Orso, legale del Consorzio ha detto: ”A oggi Roma Capitale non ha contattato ufficialmente il Consorzio di Capocotta per garantire la stagione balneare 2023. I gestori, quindi, ancora non sanno ancora se e come continuare a garantire sia i servizi collegati alla balneazione, che la delicatissima tutela sotto il profilo ambientale dell’area dunale, che deve essere continuamente mantenuta e vigilata. Già nel 2017 il Consiglio di Stato obbligò il Comune a proseguire il rapporto con gli attuali gestori proprio in considerazione del superiore interesse relativo alla corretta conservazione dei beni demaniali e ambientali affidati, nelle more della nuova gara che, in cinque anni, l’amministrazione non ha mai neanche ipotizzato”.
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