Nella notte di domenica 14 gennaio 2024, un’auto appartenente a una signora disabile è incendiata a Ostia: la vicenda.
Nottata d’inferno per una signora disabile di Ostia, che nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2024 ha visto andare in fiamme la propria macchina. L’automobile è stata incendiata mentre era parcheggiata su via Tagaste, dove la signora è residente. Sulla vicenda non si conoscono ancora i responsabili, anche se sembra palese come dietro si nasconda la matrice dolosa.
Auto incendiata a Ostia: colpita la macchina di una residente disabile
Se la natura dell’episodio dovrà essere analizzata dalle forze dell’ordine, la vicenda riaccende l’allarme sulla sicurezza nel quadrante delle Repubbliche Marinare. Dopo i casi di cannibalizzazioni delle automobili tra corso Duca di Genova e la più lontana piazza Ener Bettica (Ostia Ponente), l’episodio segna una situazione di grave emergenza per chi posteggia la propria automobile nella zona.
Auto incendiata a Ostia: il racconto della persona di Area 121
In un primo momento, dalle testate giornalistiche locali l’automobile era stata avvicinata a una persona occupante di Area 121, definita anche leader del gruppo che abita nella zona di via delle Baleniere e nei pressi della Pineta delle Acque Rosse. Lo stesso uomo, però, ha voluto precisare con un post Facebook alcune precisazioni sulla vicenda.
Auto incendiata a Ostia: la parola di Manuel
Nel suo post, il signor Manuel spiega la vicenda che ha toccato sua madre: “Buonasera a tutti e ben trovati, non è da me esternare sui social la mia amarezza o delusione, ma oggi mi trovo costretto a farlo per rendere pubbliche queste mie parole. Domenica alle 4 di notte circa dei “geni” hanno dato fuoco alla macchina di mia Madre (cardiopatica, con problemi di deambulazione) macchina che viene utilizzata per andare a fare la spesa e per fare qualche visita, che però nelle prime ricostruzioni viene “erroneamente” indicato come il mezzo di trasporto di uno dei “leader” di Area121. Non capisco perché si debba sempre cercare di tirare in mezzo storie che non hanno nulla a che vedere con i fatti accaduti”.