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Orrore a Roma, circoncisione casalinga per un bambino di 2 anni: morto

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Orrore nell’area metropolitana di Roma, dove questa mattina un bambino di appena 2 anni è morto a causa di un intervento di circoncisione effettuata in modo casalingo dall’interno dell’abitazione di un presunto medico nigeriano.

La circoncisione era stata decisa anche per il fratello gemelloi: il bimbo è attualmente ricoverato in gravissime condizioni all’Ospedale Sant’Andrea.

La circoncisione è stata effettuata sui due bambini questa mattina, ma già poco dopo l’intervento ci si è accorti che le condizioni di salute dei piccoli erano gravi. E’ stato quindi chiamato il 118, che è rapidamente intervenuto, ma nonostante gli sforzi dei sanitari per il più giovane non c’è stato nulla da fare, in quanto l’emorraggia in corso aveva provocato una perdita di sangue troppo elevata.

L’altro bambino è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso del Sant’Andrea.

Sul posto è intervenuta anche la polizia, che ha arrestato il presunto medico.

Per la morte del bambino è stato aperto un fascicolo dalla Procura di Tivoli, con l’ipotesi di omicidio, oltre che di lesioni gravissime nei confronti del fratellino di 7 anni.

“Basta morti innocenti da circoncisione clandestina che ormai sono più del 35 per cento di quelle che si effettuano in Italia”. Così l’associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e le Comunità del Mondo Arabo in Italia e la Confederazione Internazionale laica interreligiosa(Cili-italia) condannano senza mezzi termini ed esprimono condoglianze e solidarietà ai genitori del bambino morto dopo una circoncisione a domicilio a Monterotondo.
“Noi – proseguono – da anni siamo impegnati a favore della legalità e del diritto della salute e il rispetto religioso per tutti contro ogni forma di illegalità e cure “Fai da te” e le  circoncisioni clandestine da personale e strutture non autorizzate e clandestine così Foad Aodi Fondatore Amsi e Co-mai dichiara con grande dolore per l’ennesima tragedia da circoncisione clandestina.
Ormai sono più del 35% le circoncisioni che si effettuano in modo fai da te e clandestino per vari motivi economici e mancanza di strutture autorizzate dove si possono effettuare tali pratiche per i bambini musulmani in Italia, continua Aodi facendo un appello al Ministero della Salute di autorizzare la circoncisione presso le strutture sanitarie pubbliche e private a livello nazionale con prezzi accessibili a tutte le famiglie musulmane e ebree che tante volte sono costrette a tornare nei paesi di origine per fare la circoncisione come ci informano tramite le numerose telefonate che riceviamo ogni settimana allo “Sportello Amsi-Online”
Ringraziamo la Regione Lazio e lAsl  Roma 4 che hanno accolto le nostre richieste concidendo l’autorizzazione ma rimangono i problemi dell’età e dell’anestesia 
da risolvere”.
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