Arriva giustizia per Martina Mucci, la ragazza che venne picchiata e sfregiata in un raid punitivo: condannato l’ex fidanzato.
Dopo oltre un anno di udienze, Martina Mucci vede giustizia. In queste ore è arrivata la sentenza del giudice, che condanna a nove anni di reclusione EL. Secondo la sentenza del giudice, e come dimostrarono le indagini del Tribunale di Prato, l’uomo organizzò un raid punitivo contro la ragazza. Una vendetta atroce e di un’inaudita violenza, considerato come la donna nell’aggressione venne anche gravemente sfregiata al viso.
La sentenza sull’agguato a Martina Mucci
Il giudice ha sentenziato nove anni per EL, che dovrà scontare gli arresti domiciliari per il prossimo futuro. Come raccontato da Leggo, l’uomo fu il mandante del raid punitivo contro la sua ex compagna: violenze che si svolsero nel febbraio dell’anno scorso, quando la ragazza fu massacrata di botte sotto la propria abitazione. L’uomo nella vita era un buttafuori, assoldando i propri complici all’interno della palestra dove si allenava a Scandicci, Comune nella Provincia di Firenze.
La condanna al buttafuori
Il buttafuori è stato condannato con rito abbreviato a nove anni. Il giudice gli ha contestato i reati di sfregio, lesioni gravi e maltrattamenti in famiglia. Molte delle accuse sollevate, di cui è risultato colpevole, sono addirittura antecedenti l’aggressione a Martina Mucci. EL conviveva infatti con la donna, rendendosi protagonista di numerosi maltrattamenti verso la ragazza anche tra le mura domestiche.
Gli arresti domiciliari per l’uomo
L’uomo già da un anno si trovava presso il carcere di Sollicciano, dove stava in misura cautelare per evitare la reiterazione del reato o azioni ancora più gravi contro la persona di Martina Mucci. Il buttafuori sconterà la pena presso la casa del padre, situata nella zona sud della Toscana.
Insieme con lui sono stati condannati MS e KM. Il secondo ragazzo avrebbe compiuto l’aggressione verso Martina Mucci, picchiando selvaggiamente la donna insieme a un ragazzo minorenne: quest’ultimo seguito adesso da una comunità di recupero. Il primo, MS, invece è stato il tramite tra EL e i picchiatori che avrebbero dovuto organizzare l’agguato all’ex fidanzata.