Era Marco Andrea Doria, il presidente per la riqualificazione dei parchi e delle ville storiche di Roma, il destinatario dell’ordigno trovato ieri pomeriggio in un’auto, nei pressi dello Stadio Olimpico. Alcuni passanti avevano notato in via Tito Speri un’auto, una Smart, dalla quale fuoriuscivano fili sospetti, con la paura che questa volta è stata fondata perché effettivamente nell’abitacolo gli artificieri hanno individuato un ordigno artificiale.
Marco Andrea Doria: chi è il destinatario della bomba trovata ieri in zona Prati
Già in passato Marco Andrea Doria aveva fatto i conti con le minacce, aveva denunciato abusi e irregolarità ed era stato posto a una misura di tutela della prefettura. Ieri, l’ennesimo atto intimidatorio. “Sono anni che continuo a denunciare, alla Procura, Carabinieri e alla Polizia di Stato e alla Digos tutti gli attacchi e le minacce che mi arrivano. E’ importante che si sappia che tutti quelli che mi hanno offeso o minacciato sono stati denunciati e prima o poi un funzionario di pubblica sicurezza oppure un Carabiniere andrà a bussare alla loro porta. Io non arretro di un centimetro – tuona Duoria – non mi intimidiscono per niente. Saranno tutti perseguiti, uno a uno, e non mi fermerò davanti a nulla. Se saranno condannati a pagare devolverò tutto in beneficenza. Io sto bene, oggi mi sento meno solo. Il ringraziamento va alle forze dell’ordine, siete i miei angeli” – conclude.
È stato ritrovato un ordigno nella macchina di Marco Doria, presidente del Tavolo per la riqualificazione dei parchi e delle ville storiche di Roma. Un fatto gravissimo, esprimo la mia piena solidarietà.
— Virginia Raggi (@virginiaraggi) June 16, 2021