Da Omicron si sono aggiunte di recente nuove sottovarianti, tra cui Centaurus. Dopo quest’ultima però, potrebbero aggiungersene di altre. Il biologo canadese Ryan Gregory ha trovato le nuove sottovarianti che potrebbero diffondersi a breve nel mondo, prima tra tutte Cerberus.
La sottovariante Cerberus
Il biologo evoluzionista canadese Ryan Gregory ha aggiunto all’elenco Gryphon, Minotaur, Chiron, Aeterna, Typhon e Cerberus (B.Q.1.1). Proprio questa, Cerberus, sarebbe quella più temuta dagli esperti.
La nuova sottovariante BQ.1.1, soprannominata Cerberus, potrebbe espandersi velocemente con una nuova ondata di contagi. Non ci sono certezze ma gli esperti stanno studiando il gruppo di sottovarianti di Omicron definito “pentagono”, il quale contiene anche la mutazione BQ.1.1
gruppo di sottovarianti “pentagono”
Il virologo Fabrizio Pregliasco ritiene che “queste varianti le ritroveremo certamente in Italia e potranno essere protagoniste delle prossime ondate”. L’esperto sostiene che “queste segnalazioni evidenziano l’importanza di un continuo monitoraggio delle varianti a livello mondiale”.
Il patogeno di Covid-19 “ci fa pensare che questo coronavirus rimarrà con noi a lungo – ha detto il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – speriamo con un impatto di salute sempre minore”.
Anche a livello internazionale gli esperti studiano l’avanzata delle nuove varianti e in particolare di Cerberus. Il bioinformatico specializzato in evoluzione virale del “Biozentrum” dell’Università di Basilea, Cornelius Roemer, ha scritto su Twitter che “con 11 giorni in più di dati, sta diventando abbastanza chiaro che BQ.1.1 guiderà un’ondata di variante in Europa e Nord America prima della fine di novembre”. Lo scienziato ha mostrato, sempre su Twitter, un grafico sulla crescita delle infezioni da agosto a settembre.
Anche secondo il professor Tom Peacock, virologo presso l’Imperial College di Londra, c’è la possibilità che Cerberus possa dar vita a una nuova ondata.
Nuova ondata di Cerberus
Secondo alcuni studi che si stanno svolgendo BQ.1.1 sarebbe in grado di sfuggire a tutti gli anticorpi monoclonali che risultano efficaci contro BA.5, da cui è derivata. Queste sottovarianti “pentagono” mostrerebbero una struttura diversa dai precedenti ceppi secondo Tom Peacock, virologo dell’Imperial College di Londra. Questa natura strutturale potrebbe portarle a sfuggire all’immunità data dalla vaccinazione precedente.
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