Il Covid sembra tornare a minacciare la tranquillità di quanti pensavano di poter finalmente mettersi alle spalle Coronavirus, dotazioni di sicurezza, paura dei contagi e tutto ciò che per tanto tempo ci ha condizionato. Purtroppo i dati parlano chiaro: i casi stanno aumentando.
Si tratta, però, di un aumento di casi quasi scontato visto il ritorno nei luoghi chiusi, vuoi per la scuola, vuoi per il lavoro, vuoi anche per il venir meno delle misure di contenimento, tenendo anche in considerazione il cambio delle temperature.
Gli esperti preoccupati da nuove eventuali varianti
A commentare quanto sta succedendo è stato il professore ordinario di Statistica dell’Università Lumsa e co-fondatore del gruppo intraccademico di studi statistici sul Covid, Antonello Maurotti che ha dichiarato. “È una rapida e anomala risalita”. I contagio sono aumentati del 34 per cento e i ricoveri del 48 per cento.
Una risalita che si spiega proprio con la ripresa delle attività al chiuso, ma sulla quale Maurotti ha dichiarato che non si stanno più utilizzando misure per evitare i contagi, seppure la maggior parte degli italiani sono vaccinati e restano in pericolo le persone con fragilità.
Sulla situazione è intervenuto anche l’epidemiologo Carlo La Vecchia che ha spiegato la necessità di tenere la situazione sotto controllo soprattutto l’eventuale manifestarsi di altre varianti che potrebbero causare un’altra situazione di allarme.
Cosa bisogna aspettarsi con l’arrivo del freddo
I casi da coronavirus sono ora tra i 25 e 30mila casi al giorno, ma non si esclude che possano salire a breve di decine di migliaia.
Il freddo, come sempre detto, aiuta il diffondersi dei contagi e in particolare della variante Omicron 5. Al momento non sembra si possa escludere una nuova ondata di contagi con l’arrivo della stagione più fredda, anche se per gli esperti la situazione non dovrebbe essere preoccupante.