La procura di Cassino ha ufficialmente richiesto il giudizio immediato per SDC, 26enne accusato dell’omicidio di Yirelis Peña Santana, una donna dominicana di 34 anni brutalmente assassinata a coltellate lo scorso 28 maggio nell’appartamento al civico 104 di via Pascoli.
Omicidio di Yirel Peña Santana: la Procura sicura del presunto assassino
La richiesta di processo senza l’udienza preliminare è giunta dopo un incidente probatorio, in cui il professor Stefano Ferracuti, su incarico della procura, ha riconosciuto la capacità d’intendere e di volere di DC al momento del fatto contestato e la sua capacità di stare in giudizio. La difesa, invece, ha presentato un parere opposto, sostenendo la totale incapacità di intendere e volere da parte dell’imputato.
Com’è morta Yirel Peña Santana?
Il delitto ha scosso la comunità locale, con l’accusa che pende su DC di aver inflitto quattro coltellate mortali alla vittima, lasciandola morire in una pozza di sangue. Nonostante l’imputato abbia negato ogni responsabilità, la procura ha eseguito approfondite indagini di medicina legale e analisi delle tracce di sangue trovate sui suoi indumenti.
Perizie contrastanti sul caso di omicidio
La guerra tra periti e le divergenze nelle valutazioni sulla responsabilità di DC creano un clima teso in vista del processo. La famiglia della vittima, rappresentata dall’avvocato Marco Rossini, sarà parte civile nel procedimento. Il funerale di Yirelis Peña Santana, per motivi burocratici, si è tenuto diversi mesi dopo il tragico evento, e la donna è ora sepolta in Italia, su disposizione della procura. Con la richiesta di giudizio immediato, il processo potrebbe avviarsi a breve, portando alla luce ulteriori dettagli su questa tragica vicenda.
Le prove in mano alla Procura di Cassino
La Procura di Cassino è convinta di avere le prove sufficienti per dimostrare la colpevolezza di SDC nell’omicidio di Yirelis Peña Santana. L’incidente probatorio ha confermato che l’imputato era in grado di intendere e di volere al momento del fatto, e che quindi è imputabile. La difesa, invece, sostiene che DC era completamente incapace di intendere e di volere, e che quindi non è imputabile. La difesa presenterà le sue prove al processo, che sarà il momento in cui le due parti dovranno scontrarsi per dimostrare la propria tesi.