Non si dà pace la mamma di Thomas Bricca il 18enne raggiunto da un colpo di pistola alla testa e morto dopo essere stato trasportato prima all’ospedale di Alatri, poi al Gemelli e infine al San Camillo. Il giovane è deceduto dopo due giorni di agonia, ma ora la mamma vuole giustizia e dice: “Chi sa qualcosa o ha visto qualcosa deve parlare”.
La disperazione della mamma di Thomas
È stravolta, addolorata, scioccata la donna che ai giornalisti della rai ha detto: “Mio figlio era un amicone di tutti, aveva tanti amici, usciva, si divertiva. Mi è crollato il mondo addosso. Era una persona pacifica, non era uno che faceva risse o cose del genere. Chi ha visto parli e chi ha fatto questo deve pagare perché il ho perso un figlio. Sono a pezzi”.
Thomas è stato raggiunto in via Libero ad Alatri da un colpo di pistola alla testa, mentre si trovava in compagnia di tre amici. Tutto è successo all’improvviso, quando due persone in sella a uno scooter sono arrivate e hanno iniziato a esplodere colpi di pistola, uno dei tanti ha colpito il 18enne e la corsa per salvargli la vita è stata immediata, ma purtroppo si è rivelata vana.
Le indagini sull’omicidio di Alatri
Le indagini vanno avanti per rintracciare gli assassini e una delle ipotesi che si sta facendo spazio, non confermata dagli inquirenti, è che ci sia stato uno scambio di persona, che quel proiettile fosse destinato a un altro giovane. Un ragazzo che al momento dei fatti si trovava accanto a Thomas. Ma si tratta di ipotesi, pure congetture al momento che dovranno trovare riscontro nelle attività investigative sulle quali al momento, però, vige il massimo riserbo.
Intanto per volontà dello stesso 18enne i suoi organi non sono stati donati. Era stato proprio Thomas a manifestare questo desiderio. “Sulla carta di identità nostro figlio – ha detto il padre straziato dal dolore – aveva espresso la volontà di non essere donatore”.
Thomas Bricca e l’ombra dei clan: la pista delle indagini porta agli Spada