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Omicidio-suicidio a Roma: la gatta Noire uccisa con la stessa pistola e lasciata nella valigia

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Omicidio Suicidio, Valerio Savino e la moglie Simona morti a Roma

Si conoscevano da molto tempo e avevano deciso di trascorrere la vita insieme, poi la tragedia. Ora, stando alla indagini, una delle ipotesi maggiormente accreditate sulla morte della coppia formata da Valerio S., e Simona L., è che possa trattarsi di un omicidio-suicidio. Circostanza quest’ultima che ha sconvolto il quartiere Roma 70, a sud della Capitale, e che per gli investigatori assume le vesti di un vero e proprio rompicapo. Ora, la gatta Noire è stata trovata dentro alla valigia con un colpo alla testa. Sul letto vicino alla sua padrona Simona, anche lei uccisa con un colpo alla testa. Era accovacciata e con il trucco da catwoman. Questa la raccapricciante scena che si è trovata davanti la sostituta procuratrice che ieri, martedì 13 giugno, era di turno a Roma per le violenze di genere. 

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L’omicidio- suicidio a Roma 

Valerio S., ha sparato alla donna e alla gatta con la medesima pistola, una calibro 22. Ha poi lasciato in casa alcuni biglietti in cui di suo pugno ha scritto che sia lui sia la moglie avevano deciso di farla finita, senza però specificare alcuna motivazione di quel piano condiviso. La firma è di entrambi ma ora Procura e Carabinieri stanno indagando per quello che ritengono essere un omicidio-suicidio. Tanti gli interrogativi in merito alla vicenda che le forze dell’ordine stanno attualmente cercando di sciogliere. Tra le tante domande che emergono ci si chiede ad esempio come mai Valerio non sia rimasto a casa con la gatta e la compagna. L’uomo, infatti, è andato via mettendo poi fine alla propria vita con un colpo alla tempia destra dentro alla sua Micra viola, al primo piano del centro commerciale “I Granai”. 

Le indagini 

Adesso le indagini proseguono è l’obiettivo è quello di verificare se davvero sia stata una scelta della coppia quella di farla finita. Preziosi in questa direzione, saranno gli esiti delle autopsie che permetteranno di far luce sui contorni della vicenda e comprendere cosa sia realmente accaduto. Inoltre, una seconda pistola – oltre a quella dentro l’auto dell’uomo – è stata trovata a cinque metri dai cadaveri della donna e del gatto. Inoltre, resta ancora da chiarire la presunta malattia che l’uomo aveva annunciato agli amici per telefono. Insomma, le domande sul caso sono ancora tante e le autorità sono al lavoro per trovarvi una risposta. 

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