Era Carnevale, era il 16 febbraio del 2021 quando a Formia, in provincia di Latina, un ragazzo di appena 17 anni è stato ucciso. E accoltellato da un suo coetaneo in quella serata che doveva essere all’insegna della spensieratezza e del divertimento, e che si è trasformata in tragedia. Romeo Bondanese è stato accoltellato da un giovane: prima la rissa, il parapiglia, chi cercava di difendersi. E poi quel ragazzo che tira fuori il coltello dalla tasca e i fendenti che colpiscono l’inguine e recidono l’arteria femorale di Romeo. Senza lasciargli scampo, nonostante il tentativo disperato dei medici.
Ora, a distanza di mesi da quella terribile e drammatica vicenda, i quattro minorenni coinvolti hanno ottenuto la messa alla prova, quella che era stata avanzata dai difensori dell’imputato, del giovane Camillo di Casapulla, 18 anni appena compiuti, che è accusato di aver ucciso il 17enne.
Messa alla prova per il killer di Romeo Bondanese
Il gup del Tribunale per i Minorenni di Roma ha accolto le richieste di messe alla prova nei confronti dei quattro ragazzi, tutti residenti in Campania. E tutti accusati di rissa. Camillo, invece, ha sulle spalle un’altra accusa: quella di omicidio. Saranno 12 i mesi di messa alla prova per i minorenni imputati per rissa, due anni, invece, per quello che ha sferrato i colpi mortali. Che sono stati fatali per il giovane Romeo.
Secondo la ricostruzione, tutto sarebbe partito da una banale lite, poi degenerata in violenza. Da una parte il gruppo di Romeo, dall’altra quello dei ragazzi della provincia di Caserta: prima le botte, poi il coltello svizzero e il tragico epilogo, quello che ha ricordato in parte il caso di Willy Monteiro, il 21enne massacrato di botte a Colleferro. Perché cambiano i luoghi, i ‘protagonisti’, ma non la violenza efferata. Il cugino di Romeo, Osvaldo – difeso dal legale Macari – che avrebbe partecipato alla rissa rimanendo ferito da uno dei fendenti, è stato giudicato con il rito abbreviato e assolto.
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Ora, invece, l’altro ‘step’: i quattro minorenni, chi accusato di rissa e chi di omicidio, hanno ottenuto la messa alla prova. Ma restano la rabbia e il dolore.
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