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Omicidio Pietro Caprio, ascoltato per ore il presunto assassino del professore di Minturno

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Pietro Caprio

I carabinieri hanno fermato un 84enne, l’anziano A.G., per l’omicidio del professore Pietro Caprio, 58enne di Cellole e residente a Minturno, trovato carbonizzato all’interno di un’automobile a Baia Domizia, nella provincia di Caserta.

L’omicidio del professor Pietro Caprio: cosa si sa al momento?

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i due uomini si conoscevano da tempo e avevano avuto importanti rapporti economici. Il presunto assassino, già noto alle forze dell’ordine, aveva infatti ricevuto un prestito di 10.000 euro da Caprio nel 2002, che aveva restituito solo poche settimane prima dell’omicidio, con un ulteriore importo di 50.000 euro. Le indagini hanno rivelato che Caprio era coinvolto in un grosso movimento di denaro sulla costa domizia, con prestiti a interessi maggiorati erogati a commercianti e piccoli imprenditori che operavano in quella fascia costiera. Questo aspetto, insieme allo stile di vita sfarzoso della vittima, è oggetto di interesse attualmente per gli investigatori, che paventano l’ipotesi di usura dietro questo omicidio.

Le attuali prove in possesso degli inquirenti

Le telecamere di videosorveglianza hanno registrato i movimenti delle auto di A.G. e di Caprio, mentre si dirigevano verso un canneto, da cui successivamente è uscita solo l’auto del presunto killer. Gli investigatori ritengono che l’omicidio sia stato scatenato da un diverbio tra i due uomini, forse legato al mancato pagamento del prestito da parte dello stesso presunto assassino. Durante l’interrogatorio, l’anziano ha respinto le accuse e ha affermato di essere innocente.

Chi era il prof Pietro Caprio?

Pietro Caprio era un insegnante di scienze motorie molto conosciuto a Minturno, dove lavorava presso l’istituto comprensivo “Sebastiani.” La sua scomparsa aveva suscitato grande apprensione tra i familiari e gli amici. L’inchiesta è stata condotta con successo grazie all’acume investigativo dei carabinieri, che sono riusciti a risalire all’identità della vittima attraverso la madre di Caprio e la prima ricognizione del cadavere effettuata presso l’istituto di medicina legale di Caserta.

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