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Omicidio Paolo Moroni ad Amsterdam: killer incastrato dal telefonino

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Omicidio Paolo Moroni ad Amsterdam: killer incastrato dal telefonino

Omicidio Paolo Moroni. E’ morto per omicidio l’ingegnere informatico di Roma, Paolo Moroni, trovato senza vita nella giornata di giovedì scorso. Il corpo si trovava nella sua abitazione ad Amsterdam, dove lavora da diversi anni come informatico. Questa è l’ipotesi che ha spinto le ricerche della polizia olandese sin dalle prime ore: segni inconfutabili di un omicidio le cui cause sarebbero, però, ancora avvolte nel mistero. Ma ci sono delle novità, provenienti dagli inquirenti esteri, e forse anche un indiziato. 

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Aggiornamenti sul caso dell’omicidio di Paolo Moroni

Sarebbero state proprio le immagini delle telecamere di videosorveglianza e il telefonino della vittima, ancora in possesso dell’assassino, ad aver incastrato il presunto killer di Paolo Moroni. Il sospettato è stato fermato ieri dalla polizia olandese, dopo aver raccolto ed analizzato le testimonianze dai suddetti dispositivi. “Uno degli elementi che hanno portato all’individuazione del responsabile – spiega l’avvocato della famiglia Moroni, Bruno Forestieri – e’ stato il telefonino di Paolo cosi’ come le immagini di sicurezza”.

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Le parole dell’avvocato di famiglia e l’ipotesi del furto

Stando alle prime ricostruzioni, il movente del delitto sarebbe da individuare in un tentativo di rapina al quale Paolo si stava opponendo. Un furto in abitazione, dunque, che si sarebbe trasformato in un omicidio, perché forse Paolo non ha voluto cedere alla violenza e all’estensione del rapinatore. “Questa e’ un’ipotesi molto verosimile – aggiunge il legale rappresentante della famiglia -, anche se bisogna ancora avere contezza di numerosi elementi, come lo stato dell’abitazione. Solo dopo potremo avere ulteriore chiarezza. In questo momento ho appena dato la procura ad un collega olandese per seguire il caso, in vista dell’autopsia che dovrebbe avvenire a breve”.

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